Ma quale «attenzione», ma quale «distanziamento»? A Vermiglio sabato scorso è andata in scena una festa in piscina, degna di «Vacanze di Natale», ma i giovani turisti protagonisti hanno avuto l’idea di pubblicare foto e video su Facebook. E sono stati beccati.
L’emergenza coronavirus è scoppiata i primi di marzo, nel pieno della scorsa stagione sciistica. Alcuni centri turistici, come Ischgl in Austria, sono stati dei focolai importanti, che, con il rientro dei turisti a casa, hanno esportato il virus in vaste zone d’Europa.
Frane sui due versanti della valle e il torrente paurosamente ingrossato hanno isolato il Contrin, in Val di Fassa, da Canazei. L'intervento del Soccorso Alpino e du alcune ruspe ha permesso di evacuare 25 turisti che erano rimasti in quota, sotto un furioso temporale.
«In tanti anni non avevo mai visto nulla di simile: maleducazione, rozzezza. Quest’anno tutti si sono riversati in montagna. Al lago di Sorapis ho visto persone con altoparlanti e materassini.
È stata archiviata l’inchiesta per i morti di legionella che, un anno fa, si sono verificati sull’Altopiano della Paganella, dove si erano registrati in totale 19 casi di malattia.
Due escursionisti, un uomo del 1960 e una donna del 1961 di nazionalità tedesca, sono stati soccorsi nella tarda mattinata di oggi sulle Dolomiti di Brenta dopo essersi trovati in difficoltà sul ghiacciaio di Bocca d’Armi poco sopra il rifugio Alimonta (Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 2.