Costruttore di ponti e guastatore di muri. A 25 anni dalla sua morte gli amici e compagni di strada ricordano così Alexander Langer, il padre del movimento ecologista in Italia.
Si può certamente dire che Reinhold Messner ha cambiato la storia dell’alpinismo moderno, per tanti motivi, non ultimo il rapporto con i media e il fatto che ha sempre raccontato con i suoi libri che sono dei veri bestseller le sue imprese.
«La scelta dell’Alto Adige di anticipare la Fase 2 è stata giusta e coraggiosa. Ora però vanno anche riaperti i confini, altrimenti si impone il modello di turismo egoista del ‘vacanze a casa nostrà».
Reinhold Messner si dice preoccupato per il futuro dei suoi musei della montagna a causa dell’emergenza coronavirus. «Non sono sicuro che i nostri musei sopravvivranno la crisi», dice il "re degli ottomila" al quotidiano viennese Der Standard.
«Siamo una fragile umanità su questa terra» e «non c’è bisogno di guerre stellari o di un attacco extraterreste per essere travolti. Basta un virus, il cui comportamento gli scienziati non hanno ancora compreso, per metterci in una situazione che in Italia è considerata di guerra».
La montagna è un ambiente naturale incredibilmente variegato. Comprende le vette più alte della Terra, ghiacciai perenni, pareti verticali, luoghi di una bellezza selvaggia, grandiosa e terribile.