L’arrivo del caldo ha favorito la diffusione delle zecche in Trentino. Lo segnala l’Azienda provinciale sanitaria precisando che questi parassiti si trovano solitamente sulle piante in zone umide ricche di cespugli, ai margini dei boschi, a quote inferiori ai 1.400 metri.
«Purtroppo delle terribili conseguenze possibili per la puntura di zecca sappiamo poco, e a mio parere sanno poco anche i medici: la storia di nostro figlio è esemplare».
A partire dall’1 gennaio il vaccino contro l’encefalite trasmessa dalle zecche sarà offerto gratuitamente a tutti gli iscritti al Servizio sanitario provinciale trentino.
Nel corso del 2017 sono già sette i casi di encefalite da zecca. I numeri si presentano in calo rispetto al passato ma non bisogna mai abbassare la guardia.