Mosna: «Soltanto i playoff, se sarà possibile»

Regular season finita. Spazio soltanto, se ve ne saranno le condizioni, per la disputa dei playoff a giugno.
È quanto ha deciso ieri pomeriggio ad ampia maggioranza la Consulta della Superlega di volley maschile. Undici i voti a favore, solo due i contrari da parte di formazioni di bassa classifica.
Di certo, quindi, non si giocheranno le ultime tre giornate di Serie A1 (nella decima di ritorno erano state disputate quattro partite su sei). La classifica verrà cristallizzata e, se Consiglio dei ministri e Fipav lo permetteranno, si giocheranno i playoff per assegnare lo scudetto 2020.

Con quante squadre? «Con quattro, con sei o con zero», risponde un esausto Diego Mosna (in foto con Simone Giannelli), patron della Trentino Volley e presidente della Lega di pallavolo di Serie A, al termine di una giornata infinita. «Tutto dipenderà innanzitutto dalla possibilità di scendere in campo e, in seconda battuta, dalle scelte della Federazione». Spetterà infatti alla Fipav decidere l’eventuale formula e i criteri per definire gli accoppiamenti, oltre a quelli per stabilire le retrocessioni.

A causa di anticipi, posticipi e partite rinviate, le squadre di Superlega hanno infatti disputato un numero di match diverso. Così Modena, con la regular season conclusa, si trova al secondo posto con un punto in più di Perugia che ha però giocato una partita in meno. In una possibile semifinale la formazione di Giani potrebbe così contare sul vantaggio del fattore campo.
Al momento, tuttavia, queste appaiono ipotesi remote. «Il problema - sottolinea Mosna - è che giocatori e tecnici sono chiusi in casa ormai da un mese, dove rimarranno di certo fino al 13 aprile. Ma le squadre hanno bisogno di allenarsi e allenarsi prima di tornare in campo».

Tuttavia le società di Superlega sperano di  giocarsi almeno i playoff, anche col vincolo delle porte chiuse, per garantirsi un po’ di visibilità. «Avremo comunque - spiega il presidente della Trentino Volley - le dirette televisive sulla Rai e quelle in streaming. Meglio qualcosa piuttosto di niente, servirebbero per il movimento e per gli sponsor che ci sostengono. E i playoff avrebbero un alto valore simbolico: significherebbe non venir travolti da questo tsunami, questo maledetto virus che sta facendo vittime di ogni tipo. Faremo di tutto per concludere in maniera degna il campionato. Sarebbe importante anche per iniziare a immaginare come riprendere l’attività nella prossima stagione, al momento la cosa che personalmente mi fa più paura. Fino a quando non avremo zero contagiati, bisognerà mantenere il distanziamento sociale. Si dovranno studiare soluzioni intermedie, come quella adottata nella partita giocata da noi in casa contro Sora, con gli spettatori a un metro, un metro e mezzo l’uno dall’altro. Poter soltanto ipotizzare di avviare il prossimo campionato sarebbe già un successo strepitoso».

Intanto il cda della Lega di Serie A ha anche«conferito mandato a una commissione composta dall’ad Massimo Righi e dagli avvocati Stefano Fanini (consigliere) e Fabio Fistetto (consulente di Lega) di curare la gestione quadro delle trattative economiche con atleti e staff».

È invece finita l’esperienza in Serie A3 dell’UniTrento, la squadra del settore giovanile dell’Itas sostenuta dall’Ateneo. In questo caso la Consulta della società all’unanimità ha votato la sospensione definitiva del torneo. La formazione di mister Francesco Conci ha quindi chiuso al campionato in 7ª posizione con 27 punti. Al comando il Delta Po Porto Viro con 42, al 12° e ultimo posto l’Avs Mosca Bolzano con 11. Anche in questo caso sarà la Federazione a stabilire i criteri per le eventuali promozioni e retrocessioni.

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