Trento-Modena, oggi fuori i secondi

di Guido Pasqualini

Dal 21 dicembre 2014 a oggi, quindi in poco più di due anni, si sono incontrate 18 volte: in 9 occasioni ha vinto Trento, nelle altre 9 si è imposta Modena. Basta questo dato per sottolineare l'equilibrio prevedibile nel big match in programma questa sera al PalaTrento (inizio ore 18) tra Diatec e Azimut. Partita attesa, con il tutto esaurito annunciato da giorni. In palio oggi c'è il secondo posto in classifica, e con esso la possibilità di giocarsi in casa un'eventuale gara 5 della serie di semifinale. Modena ha tre punti in meno rispetto a Trento ma la squadra di Lorenzetti deve guardarsi anche e soprattutto dalla Sir Safety Perugia, che ha gli stessi punti della Diatec. Dunque, bisogna vincere e si deve farlo incassando tre punti. Se dovesse accadere il contrario, Trento rischierebbe di precipitare addirittura al quarto posto visto che già ora Modena può vantare una vittoria in più, il criterio utilizzato a fine regular season per stabilire le posizioni in caso di punteggio pari. È pur vero che all'ultima giornata i campioni d'Italia uscenti dovranno giocare a Civitanova, ma a quel punto la Lube avrà anche la certezza matematica del primo posto e potrebbe quindi decidere di non forzare.  

La posta è alta e il tecnico Angelo Lorenzetti lo sa: «È una partita decisiva per la nostra classifica finale di regular season. Conosciamo il valore di Modena; ci insegue a tre punti di distanza ma le statistiche del suo campionato sono migliori delle nostre e questo significa che ci sono ancora superiori in qualcosa. A maggior ragione dovremo affrontare questo impegno con grande umiltà oltre che con la determinazione agonistica che serve sempre per vincere appuntamenti del genere».

In questa stagione le due squadre si sono affrontate già tre volte: nella finale di Supercoppa e all'andata si è imposta Modena, sempre per 3-1, mentre nella recente semifinale di Coppa Italia Trento ha vinto al tie break. Come in quest'ultima occasione, l'Azimut dovrà probabilmente fare a meno del centrale Holt, comunque presente in panchina, stavolta fermato da una distorsione alla caviglia riportata nel match vinto contro il Belchatow in Champions League. Un vantaggio non indifferente considerato che lo statunitense, assieme ai compagni Vettori e Ngapeth, è uno dei migliori battitori del campionato. 

Rispetto alla semifinale di Coppa Italia è invece cambiato l'allenatore di Modena, con l'ex vice Lorenzo Tubertini subentrato al dimissionario Roberto Piazza. Al suo esordio la squadra ha faticato più del lecito per superare al tie break Monza ma poi ha sconfitto Molfetta e appunto il Belchatow in Champions. Il nuovo coach, legato a doppio filo con Lorenzetti, sceglie il basso profilo: «L'umiltà - afferma - è una prerogativa molto importante e anche noi stiamo affrontando questo tema. Abbiamo attraversato momenti di gioco non buoni, ma da lì abbiamo fatto passi avanti. Dobbiamo continuare ad essere umili e non tornare sugli errori passati: sappiamo di essere forti, ma anche di avere cose non buone perciò l'umiltà è fondamentale». 

«Mi aspetto una gara molto intensa. Questa partita - conclude Tubertini - non va caricata di stress o ansie per la posizione in classifica perché già occupiamo un posto buono, va vissuta bene sia dal punto di vista mentale, delle emozioni, che fisico». Ma chi stasera uscirà sconfitto dal PalaTrento, non tornerà certo a casa tranquillo.

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