Casi di covid nello staff, l'Italia abbandona i mondiali di sci nordico. Oggi il rientro a casa anche degli atleti trentini

Mondiali terminati in anticipo per gli azzurri dello sci nordico, fra i quali diversi atleti trentini.

La Federazione, infatti, ha reso noto che "in applicazione ai protocolli federali, le Nazionali di sci nordico (inclusi tecnici, service men e personale generico), impegnate nei Mondiali di Oberstdorf (Ger) sono state regolarmente sottoposte a tampone quotidiano, anche oltre le misure richieste dall'organizzazione locale, per garantire la maggiore sicurezza e tranquillità degli atleti in gara.

Purtroppo, fra il personale generico e i tecnici della missione italiana, sono stati riscontrati casi di positività.

Pertanto, il presidente federale in accordo con il medico delle squadre dottor Balestrieri, presente sul posto, hanno deciso di far rientrare in Italia le rappresentative presenti al Mondiale tedesco, sia per salvaguardare la salute degli atleti azzurri che per garantire una prosecuzione sicura delle gare iridate".

Oggi due i trentini attesi (invano) al via

Oggi ad Oberstdorf era in programma la 15 km maschile in tecnica libera: avrebbero dovuto partire anche ii due trentini Giandomenico Salvadori e Stefano Gardener insieme al giovane Davide Graz e a Mirco Bertolina.

Ieri Therese Johaug ha dominato la scena, ma la trentina Francesca Franchi ha mostrato di essere in grande crescita dando un segnale importante all’intera squadra azzurra. Peccato, poi, l'addio prematuro alla competizione.

La 10km in tecnica libera dei Mondiali di Oberstdorf ha regalato il nono titolo iridato della carriera (staffette escluse) alla trentaduenne norvegese di casa ad Oslo, autentica mattatrice di giornata con distacchi enormi inflitti alla concorrenza.

La sola svedese Frida Karlsson ha saputo infatti mantenere un margine inferiore al minuto rispetto alla scatenata norvegese (+54”2) con la connazionale Ebba Andersson pronta a salire sul terzo gradino di un podio (+1’06”9) sfuggito invece alla statunitense Jessica Diggins (+1’12), non più sorretta dalla condizione strabordante evidenziata sopratutto a gennaio.

Alle spalle dell’americana, quinto posto per la russa Tatiana Sorina, seguita a propria volta dalla svedese Charlotte Kalla e dalle due norvegesi Ragnhild Haha ed Helene Marie Fossesholm.

Ieri buona prova della giovane molvenese Francesca Franchi

Molto confortante il sedicesimo posto della molvenese Francesca Franchi, di gran lunga la migliore in casa Italia e protagonista di una gara in crescendo che l’ha portata a far segnare il quinto tempo assoluto nell’ultimo quarto di gara.

Il distacco complessivo di 2’00”6 (in scia ad una big, pur in difficoltà, come Heidi Weng) è notevole ma andrebbe valutato al netto della tara di quel minuto affibiato a tutte da Johaug: la decima piazza della veterana finlandese Roponen dista da Franchi solo 16”, segnale di un prestazione assolutamente importante, tra le migliori della ventitreenne finanziera cresciuta nello Sci Club Fiavè.

«Ringrazio gli skiman per la qualità degli sci che erano davvero super. Prima della gara non mi ero prefissata un piazzamento particolare, ma mi premeva soprattutto ritrovare le sensazioni delle scorse settimane, specie quelle di Davos prima di dicembre. E devo dire che sono arrivate: rispetto allo skiathlon di sabato scorso sentivo un po’ di tensione, forse perchè mi aspettavo qualcosa di più da me stessa. Se ho margini di crescita? Credo di sì, ma la risposta non la devo dare io: so che mi sto divertendo e che ho ancora tanto da dare a questo sport».

Oltre al piazzamento di Franchi, il resto del quartetto azzurro non ha convinto appieno, con la bellunese Anna Comarella 31ima seguita a ruota dalla primierotta Ilaria Debertolis mentre la veronese Lucia Scardoni si è fermata al 48° posto in una gara invero poco congeniale alle sue caratteristiche.

comments powered by Disqus