Sci alpino, Brignone Regina in quarantena

«Sono a casa mia, a La Salle in Valle d’Aosta. Ovvio che ci si allena come si può, non posso permettermi di fermarmi per un mese, tutto quello che è l’allenamento specifico è andato a farsi benedire. In questo periodo abbiamo tantissimi test in vista della stagione successiva e tutto questo è saltato. Almeno noi, però, abbiamo avuto la possibilità di fare almeno tre quarti di stagione, penso invece agli altri sportivi che non ce l’hanno avuta e mi ritengo fortunata».

Federica Brignone, vincitrice dell’ultima coppa di cristallo, racconta le sue sensazioni nel periodo di lockdown conseguente alla pandemia di Covid-19. «È stato un finale di stagione strano - sottolinea la 29enne sciatrice milanese dei Carabinieri - un po’ mozzato, però guai a lamentarsi, mi sento fortunata ad aver fatto una stagione del genere ed è anche finita nel migliore dei modi.
E chi poteva aspettarsela così... Ho vissuto stress, adrenalina e emozioni, la stagione c’è stata tutta».

Brignone dice la sua anche sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo2020: «Non potevano fare altrimenti in una situazione di emergenza. Dispiace per i miei colleghi, che si preparano da quattro anni o avevano deciso di continuare proprio per questo evento, come Federica Pellegrini. Ora dovranno trovare la motivazione giusta, se c’è questa il rinvio di un anno non pesa.
Per qualcuno può essere un’occasione per prepararsi al meglio dopo alcuni problemi fisici, per altri invece cade tutto. Un atleta è sempre pronto ad  adattarsi, però è davvero difficile pensare ad un anno in più - conclude l’azzurra - se avevi deciso che questo era l’ultimo».

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