Ice on fire: ai Mondiali andremo ad ottobre

Un’intera stagione di allenamenti, tante gare e tornei di qualificazione e alla fine la rinuncia agli eventi più attesi ed importanti. Questo quanto sta avvenendo per tante discipline ed atleti a causa dell’emergenza coronavirus, che ha bloccato tornei e manifestazioni nazionali, ma anche rassegne iridate e campionati del mondo, dove potevano essere protagonisti gli atleti trentini delle discipline del ghiaccio. Se si è conclusa in modo regolare la stagione della velocità su ghiaccio in pista lunga, sono stati annullati i Campionati del mondo di short-track previsti a metà marzo a Seul (Corea del Sud).

Dopo la cancellazione dei Campionati mondiali di pattinaggio di figura (prove di singolo maschile e femminile donne, coppie e danza su ghiaccio) previsti a Montréal in Canada è arrivato anche lo stop ai Campionati mondiali di pattinaggio sincronizzato (previsti dal 3 al 5 aprile in Usa a Lake Placid), e dove l’Italia si affidava alle 25 ragazze trentine della squadra «Ice on Fire» del Circolo pattinatori artistici Trento. «Una qualificazione ottenuta dopo importanti risultati ottenuti sia in campo internazionale (a Shanghai e Zagabria) sia nelle gare italiane (Trento, Aosta e Bergamo), conquistando l’argento ai Campionati italiani assoluti - spiega Gabriele Minchio ct dell’Artistico Trento, che segue le Ice on Fire con la coach Roberta Giuliani, la maestra di danza Elisa Santini, la preparatrice Giorgia Brizio, il coreografo Riccardo Morelli e la psicologa Brunella Valenti - un sogno sfumato all’ultimo dopo mesi di preparazione, ma anche una scelta che ha messo al primo posto la sicurezza e la salute degli atleti. Speriamo che il Mondiale possa essere recuperato ad ottobre, garantendo la presenza delle squadre già qualificate».

Il blocco dell’attività internazionale ha penalizzato altre pattinatrici trentine. «Lara Naki Gutmann dopo una stagione ad alto livello era stata scelta come riserva nella prova femminile dei Mondiali di Figura - conferma Gabriele Minchio - lo stop alle ultime gare internazionali ha impedito ad Ester Schwarz e Roberta Rodighiero (pattinatrici trentine nella squadra azzurra) di ottenere punti importanti nel ranking internazionale. La chiusura di palazzetti del ghiaccio e palestre mette ora a rischio la loro preparazione futura, con insegnati e le coreografe che hanno preparato una serie di videolezioni e tutorial da eseguire a casa. La speranza è di tornare presto sul ghiaccio, spostandosi anche all’esterno se i nostri impianti resteranno chiusi a lungo».

Mondiale sfumato anche per la squadra azzurra di curling, che, senza la pandemia da Covid 19, sarebbe stata impegnata in queste ore nei Mondiali maschili a Glasgow in Scozia, vera patria delle stone del ghiaccio e dove il mondiale era atteso da 20 anni. «Da 10 giorni sono tornato a Cembra rientrando dalla Scozia con un viaggio avventuroso (in aereo sino a Zurigo, poi pullmino di fortuna sino alla frontiera e auto privata) - spiega l’aviere cembrano Amos Mosaner nel team azzurro con il paesano Sebastiano Arman, lo skip Joel Retornaz e il piemontese Simone Gonin - impossibile giocare con serenità e concentrazione in quest’emergenza mondiale. Abbiano ottenuto il 5° posto agli Europei e il successo in alcuni tornei internazionali (Mosca), ma sono stati annullati il mondiale maschile e femminile e la rassegna iridata mix doubles dove ero qualificato con la mia compagna Alice Cobelli. Impossibile concludere anche il campionato italiano dove il nostro team azzurro era nettamente in testa, ma speriamo di poter disputare i tornei necessari alla qualificazione olimpica. Ora restiamo a casa, non corriamo rischi inutili, e divertiamoci sui nostri pc con il gioco on-line gratuito (www.playcurling.com)».

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