La 3Tre si presenta a Roma conto alla rovescia per la gara dell'8 gennaio

Far conoscere «la storia più lunga di una competizione nello sci italiano, visto che è nata nel 1950; attirare sempre più persone a praticare lo sci e lo sport in generale e portare a scoprire questa gara, venendo a Madonna di Campiglio o anche solo accendendo la televisione, entrare così in un mondo pieno di spettacolo e di fascino». Così il presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci, spiega, nella serata della tappa romana, al Due Ponti Sporting Club, l’impegno dietro il 3Tre Tour, la rete di appuntamenti creata per presentare la 66/a edizione della Classica più prestigiosa dello sci alpino italiano, in programma l’8 gennaio 2020 a Madonna di Campiglio, in Trentino, come parte del calendario della Coppa del Mondo maschile.

Il tracciato molto tecnico e difficile del Canalone Miramonti, con l’arrivo mozzafiato quasi tra le case della Perla delle Dolomiti, ha ospitato nei decenni più discipline di sci alpino, fino a diventare negli ultimi anni teatro di uno slalom speciale, in notturna, con la pista illuminata a giorno. Nella storia della gara, evocata tra immagini in bianco e nero e adrenaliniche sequenze affidate anche ai droni, vi hanno trionfato campioni come Zeno Colò, Karl Schranz, Toni Sailer, Gustavo Thoeni, Ingemar Stenmark (che vi ha ottenuto nel 1974 la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, per poi stabilire il record di primi posti), Alberto Tomba (trionfatore 3 volte), Giorgio Rocca (l’ultimo italiano a vincere, nel 2005) fino a Henrik Kristoffersen e Marcel Hirscher, con due vittorie a testa.

«A Madonna di Campiglio c’è una grande atmosfera - sottolinea in un video messaggio Markus Waldner, direttore FIS della Coppa del Mondo maschile di Sci Alpino - agli sciatori piace gareggiare su quella pista, all’arrivo ti dà la sensazione di trovarti in un piccolo stadio di calcio». La vittoria di 14 anni fa «è ancora un ricordo vivo. Rivedendo quelle immagini mi è tornata un pò di pelle d’oca - commenta Giorgio Rocca, testimonial della gara - Quel giorno nevicava e ho ancora nelle orecchie la voce entusiasta dello speaker, al mio arrivo. Quella alla 3Tre è stata la mia unica mia vittoria italiana e mi ha lasciato Campiglio nel cuore. I ragazzini appassionati di sci sognano di arrivare lì e poter vincere. Riuscirci come aveva fatto il mio idolo Alberto Tomba è un traguardo che ci ho messo un pò ad elaborare». Da tempo però manca una nuova vittoria italiana: «Ci sono tanti sci club che lavorano molto bene, tanti ragazzi forti e di grande talento. Una promessa come Vinatzer ha le qualità per riuscirci, servono cuore e testa».

Per Alessandra Sensini, grande campionessa mondiale e olimpica di windsurf («con lo sci ho avuto meno confidenza, al primo tentativo in snowboard mi sono rotta un polso» ricorda sorridendo), e dal 2017 vicepresidente del Coni, «eventi come la 3Tre sono molto importanti per far conoscere il territorio e le nostre montagne, anche in prospettiva delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina nel 2026». La 3Tre «ci permette di mettere in luce le eccellenze del nostro territorio, dalla sua bellezza all’ospitalità, che comprende l’alta cucina, con tre ristoranti stellati e da quest’anno, tra gli alberghi, anche un cinque stelle lusso - spiega Tullio Serafini, Presidente dell’Apt Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena -. Cerchiamo di offrire le nostre tradizioni guardando anche avanti. E tra le altre importanti occasioni, ci sarà anche la carovana del Giro d’Italia a fine maggio».

La 3Tre quest’anno si svolge eccezionalmente, per contingenze di calendario, l’8 gennaio ma dal 2021, tornerà nella data fissata dalla Coppa del Mondo nelle ultime edizioni, il 22 dicembre. Intanto, nel territorio si torna a sciare: dal weekend dal 16 -17 novembre si aprono gli impianti nella Skiarea Campiglio-Dolomiti di Brenta: le nevicate degli ultimi giorni hanno lasciato un accumulo di 30 cm nel centro abitato di Madonna di Campiglio e di oltre 65 cm sulle piste in quota, facendo scattare la stagione invernale con qualche settimana di anticipo.

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