Il biathlon mondiale è azzurro: premiata ditta Wierer - Windisch due ori in due ore in Svezia

L’Italia del biathlon torna sul gradino più alto del podio dopo 22 anni e lo fa nel modo più eclatante: con due ori conquistati a poche ore di distanza da Dorothea Wierer, prima azzurra a riuscirci, e da Dominik Windish che sbaraglia la concorrenza con un finale al cardiopalma: all’ultimo poligono è entrato da 11° e ne è uscito con la medaglia d’oro al collo.

È successo al Mondiale in corso a Oestersund, in Svezia, dove i due atleti di Anterselva hanno conquistato un successo storico, e soprattutto inatteso, quasi dal sapore olimpico: l’Italia che sa vincere in Svezia evoca la sfida agli scandinavi in vista dell’assegnazione dei Giochi 2026. L’Ital-biathlon non vinceva una medaglia d’oro iridata dal 1997 e oggi, in un giorno che sarà ricordato per parecchio, ne conquista due nello stesso giorno. Ma se il primo titolo iridato della carriera di Dorothea Wierer era un premio alla stagione della consacrazione di un’atleta già fortissima, che non a caso è anche pettorale giallo in Coppa del mondo, quello che poche ore dopo fa Dominik Windisch era del tutto impronosticabile, al termine di una gara imprevedibile.

Windisch, che non era neppure certo di partecipare alla mass start prima dei Mondiali e non è mai salito sul podio in Coppa del mondo, s’è presentato all’ultimo poligono in 11ma posizione, con 54”3 di ritardo dal russo Garanichev e con lo stesso distacco da Johannes Boe, dominatore della stagione. Ci voleva un miracolo per arrivare alla medaglia, è arrivato addirittura il trionfo, perchè dopo un errore in ciascuna serie, Windisch ha trovato lo zero nell’ultima serie in piedi, mentre Boe mancava cinque bersagli su cinque e anche tutti gli altri sbagliavano a ripetizione (colpa anche delle folate di vento, che però c’erano anche per l’azzurro): argento al francese Guigonnat, bronzo all’austriaco Eberhard.

Due ore prima era toccato a Dorothea Wierer scrivere un’altra bellissima pagina per lo sport azzurro e anche questo per certi versi è stato un successo inaspettato, considerando le sue non perfette condizioni fisiche che le avevano impedito di partecipare alla staffetta. Per la bellissima atleta della Fiamme Gialle (a lei i complimenti del ministro Tria, del sottosegretario Giorgetti e del comandante generale Giorgio Toschi oltre che quelli del n.1 del Coni, Giovanni Malagò) è la sesta medaglia iridata in carriera, ma la più importante. Non bastasse, per rendere la giornata ancora più fulgida, con la vittoria di oggi - arrivata davanti alla russa Yurlova e alla tedesca Herrmann - la Wierer è tornata in testa alla coppa del mondo, agganciando a 852 punti Lisa Vittozzi, oggi solo ottava.

Era dal 1997, dal trionfo di Wilfried Pallhuber nella sprint maschile, che l’Italia non portava a casa un titolo mondiale, mai nessuna donna ci era riuscita e la doppietta di oggi avrà per sempre un sapore storico. »Sono felicissima di essere riuscita a vincere il mio primo titolo mondiale, anche perchè di solito i grandi appuntamenti non sono il mio forte«, le sua parole a fine gara. «Quest’oro forse arriva anche perchè non avevo aspettative dopo la congestione allo stomaco che mi ha impedito di partire nella staffetta, mi dispiace molto per le ragazze perchè avremmo potuto fare davvero bene e questa medaglia la dedico a loro, perchè la meritano anche loro».

La domenica d’oro del biathlon italiano è stato festeggiato anche dal sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti («Storiche e strepitose vittorie italiane in Svezia!») che ha invitato i due neo iridati e Lisa Vittozzi (argento nella 15 km) a Palazzo Chigi «per festeggiarli e stringere loro la mano personalmente».

Ad Oestersund per applaudire personalmente la vittoria di Wierer e Windisch c’era anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che questa sera riceverà il testimone dai colleghi svedesi per il passaggio di consegne con Anterselva, dove si svolgerà la prossima edizione dei mondiali di biathlon. «Sono state due gare incredibilmente avvincenti» ha commentato il presidente Kompatscher, che dagli spalti dello stadio di Oestersund ha fatto il tifo durante tutta la gara. «Dorothea Wierer e Dominik Windisch, due biatleti eccezionali, si sono più che guadagnati questi due titoli mondiali. Tutto l’Alto Adige è orgoglioso e si congratula con loro per queste due grandiose vittorie».

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