Il Decalogo dello sciatore, le regole auree per scendere in pista

Giovedì pomeriggio Trento sarà una delle poche - forse l'unica - città al mondo a celebrare l'anniversario dei 50 anni del «Decalogo dello sciatore», la sintesi delle regole di buona condotta in pista redatto mezzo secolo fa dalla Federazione Internazionale dello Sci (Fis) ed ancora oggi fulcro del comportamento con gli sci ai piedi in quasi tutto il mondo. 

Pur non essendo una vera e propria normativa, il Decalogo dello sciatore è la base ed il riferimento giuridico per coloro che si affacciano a questo settore, ed è proprio per questo motivo che il convegno che sarà ospitato a partire dalle ore 15 di domani al Muse di Trento è stato organizzato dall'Ordine degli avvocati di Trento. «Curiosamente, a quanto ci risulta solo in Italia e nella fattispecie a Trento è stato impostato un momento di celebrazione del cinquantenario - commenta l'avvocato Enrico Ballardini, tra i promotori dell'iniziativa e moderatore dell'appuntamento di domani - e pur essendo un convegno di stampo prettamente giuridico, sarà aperto a tutti gli interessati, nella consapevolezza di come le tematiche degli incidenti sulle piste da sci siano di interesse collettivo e non necessitino di terminologie, conoscenze o studi specifici.  

Insomma, un qualsiasi appassionato può tranquillamente seguire il discorso, anche se gli interventi che precederanno il dibattito finale saranno tenuti da giuristi di alto livello come il professor Simone Vernizzi di Reggio Emilia, il giudice del tribunale di Rovereto Riccardo Dies e l'avvocato Nicola Stolfi».  

Ad aprire il pomeriggio saranno i saluti dell'avvocato Andrea De Bertolini, presidente dell'Ordine di Trento e di Angelo Dalpez, presidente del Comitato Fisi Trentino, dopodiché si entrerà nel cuore della discussione, andando a coinvolgere anche la legislazione italiana che è tra le poche al mondo ad aver modificato alcuni punti del decalogo, generando non poche polemiche soprattutto da parte dei vicini austriaci, che quando superano il confine si trovano a fronteggiare norme differenti rispetto a quelle vigenti nel resto delle Alpi. 

«La legge del 2003 ha introdotto sulle piste italiane il rispetto della precedenza a destra, elemento che nel decalogo non esiste; allo stesso tempo sempre secondo la normativa italiana la velocità e l'andatura di uno sciatore devono essere calibrate in base alle condizioni della pista e atmosferiche e non anche sulla scorta delle proprie capacità tecniche come invece previsto dal Decalogo. Sono aspetti che per chi lavora in questo campo risultano fondamentali e che spero possano essere dibattuti nel corso del pomeriggio per provare a sensibilizzare il legislatore sull'opportunità di tornare ad uniformarsi al resto del mondo che scia» è l'auspicio dell'avvocato Enrico Ballardini. Tuitti avranno dunque l'opportunità di farsi una propria opinione su questo tema che interessa moltissimi appassionati. 

Alla realizzazione del convegno, oltre all'Ordine degli avvocati e al Muse collaborano anche la Fisi ed il Panathlon che ha messo a disposizione una serie di documenti con le proposte normative precedenti la definizione dei Decalogo dello Sciatore.

IL DECALOGO 

Lo sci e lo snowboard sono discipline sportive che comportano rischi come qualsiasi altra disciplina sportiva. Le regole FIS, relative a sci e snowboard debbono essere considerate quale sintesi del modello ideale di comportamento dello sciatore e dello snowboarder coscienziosi, prudenti e diligenti. Essi sono tenuti a conoscerle e rispettarle. Se l'inosservanza di queste regole causa un incidente lo sciatore o lo snowboarder coinvolti possono essere considerati in condizione di "colpa", ed essere chiamati a rispondere per tutte le responsabilità conseguenti.

1. RISPETTO DEGLI ALTRI
Ogni sciatore o snowboarder deve comportarsi in modo da non mettere mai in pericolo l'incolumità degli altri. Sciatori e snovboarders sono responsabili non solo del loro comportamento in pista ma anche delle loro attrezzature, e dei loro eventuali difetti, anche se nuove e d'avanguardia.

2. PADRONANZA DELLA VELOCITÀ E COMPORTAMENTO
Ogni sciatore o snowboarder deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alle proprie capacità nonché alle condizioni del terreno, della neve, del tempo e del traffico sulle piste. Gli incidenti sono spesso causati dalla velocità eccessiva, che provoca perdita di controllo e limita la visuale. Sciatori e snowboarders debbono essere in grado di fare le loro evoluzioni senza intralciare gli altri. Debbono anche essere in grado di fermarsi in qualsiasi momento.
In zone affollate e di ridotta visibilità, soprattutto ad inizio, fine pista e nelle aree di partenza degli impianti, debbono muoversi lentamente e nelle zone laterali.

3. SCELTA DELLA DIREZIONE
Lo sciatore o lo snowboarder a monte, essendo in posizione dominante hanno possibilità di scelta del percorso. Sono quindi obbligati a tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore o lo snowboarder a valle. Lo sci e lo snowboard sono sport di libera evoluzione dove ciascuno si esprime a suo piacimento, purché nel rispetto di queste regole, in rapporto con le personali capacità, la preparazione fisica e le condizioni generali dell'ambiente. Lo sciatore o lo snoboarder che è davanti ha sempre la precedenza. Se dietro e sulla stessa direzione di marcia di altro sciatore o snowboarder, deve mantenere una distanza sufficiente in modo da consentire a chi lo precede di potersi muovere liberamente.

4. SORPASSO IN PISTA
Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a distanza tale da consentire le evoluzioni e i movimenti volontari e involontari dello sciatore o dello snowboarder sorpassato. Lo sciatore o lo snowboarder che effettua un sorpasso è responsabile della sua manovra, e deve effettuarla in modo da non causare nessuna difficoltà a chi sta superando. Questa responsabilità è tale per l'intero arco della manovra e vale anche per il sorpasso di sciatore o snowboarder eventualmente fermo sulla pista.

5. ATTRAVERSAMENTI E INCROCI
Lo sciatore o snowboarder che si immette o attraversa una pista o un terreno di esercitazione o allenamento, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Comportamento analogo lo sciatore deve osservare dopo ogni sosta. Entrare in pista o ripartire dopo essersi fermati è situazione che causa spesso incidenti. Sono operazioni da effettuare con molta attenzione per evitare di provocare incidenti e arrecare danno a sé e agli altri. Quando lo sciatore o lo snowboarder si muove lentamente deve fare sempre molta attenzione a quelli più veloci che lo seguono o lo precedono. Lo sci "carving" e lo snowboard permettono di curvare risalendo verso l'alto, in direzione opposta a chi scende. Per effettuare tali manovre è assolutamente necessario fare molta attenzione per un arrecare danno a sé e agli altri.

6. SOSTA SULLA PISTA
Fatte salve circostanze di assoluta necessità sciatore e snowboarder devono evitare di fermarsi in mezzo alla pista, nei passaggi obbligati o dove manca buona e ampia visibilità. In caso di caduta debbono sgomberare velocemente la pista, cercando di raggiungere un bordo della stessa nel più breve tempo possibile. Se non si è su una pista decisamente molto larga, le soste vanno effettuate sempre, ed esclusivamente, lungo uno dei due bordi pista. Mai fermarsi in posti dove la pista è molto stretta, dove il controllo visivo della pista è complessivamente limitato, oppure dove si rischia di non essere visti da chi sta scendendo.

7. SALITA E DISCESA LUNGO UNA PISTA DI SCI
Sciatore o snowboarder che risalgono una pista debbono procedere rigorosamente lungo i bordi della stessa. Analogo comportamento debbono osservare scendendo o salendo a piedi. Procedere in senso inverso alla direzione normale della discesa presenta situazioni e ostacoli imprevedibili e impossibili da avvertire e valutare prontamente. Per sciatori e snowboarders sono molto pericolose eventuali impronte profonde di chi risale a piedi lungo una pista.

8. RISPETTO DELLA SEGNALETICA SULLE PISTE
Sciatori e snowboarders sono tenuti al massimo rispetto della segnaletica e delle indicazioni esposte sulle piste da sci. I vari gradi di difficoltà delle piste sono indicati, in ordine decrescente, con i colori "nero", "rosso", "blu" e "verde". Sciatore e snowboarders possono liberamente scegliere la pista che preferiscono. Sulle piste vi sono segnali di direzione e indicazioni di pericolo, rallentamento, passaggio stretto, chiusura, o altro, che debbono essere scrupolosamente e rigorosamente rispettati. Sono installati nell'interesse di tutti, per evitare incidenti a sciatori e snowboarders.

9. ASSISTENZA
In caso di incidente chiunque deve prestarsi al soccorso. Prestare assistenza è un dovere morale che impegna ogni sportivo. Anche se in pista non esiste obbligo legale (c'è un servizio organizzato per il pronto intervento) è necessario impegnarsi, secondo le capacità individuali, per prestare le prime cure, chiamare il pronto intervento, attivarsi per delimitare la zona dove c'è l'incidentato e per segnalare la presenza di uno o più infortunati a chi sta scendendo in pista. La Federazione Internazionale auspica il perseguimento penale - analogo al mancato soccorso in occasione di incidente stradale - per chi si sottrae a quest'obbligo, nei Paesi dove la legislazione già non lo preveda.

10. IDENTIFICAZIONE
Chiunque, sciatore o snowboarder, sia coinvolto in un incidente in pista, avendo o non avendo responsabilità oppure ne sia stato testimone, è tenuto a fornire le proprie generalità. La relazione di eventuali testimoni è di grande e determinante importanza per la stesura di un corretto rapporto sull'incidente. Ogni sportivo deve avvertire quest'obbligo morale e onesto in forma imperativa. Il rapporto del servizio di pronto intervento e soccorso, assieme al supporto delle testimonianze e quello eventuale di fotografie e riprese videofilmate, può essere di grande aiuto per la determinazione delle eventuali responsabilità civili e penali.

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