I medici fermano Alonso Niente Gran premio del Bahrain

Niente Gran premio del Bahrain per Fernando Alonso. I medici della Fia non hanno concesso il via libera al pilota spagnolo dopo il terribile incidente in Australia. La McLaren ha già fatto sapere che al posto dello spagnolo andrà in pista Stoffel Vandoorne.
Alonso si è sottoposto oggi a una visita, durata circa un’ora e mezza, presso il circuito del Sakhir dove domenica si correrà il secondo Gran Premio della stagione. A detta dei medici, il due volte iridato non si è ancora ripreso del tutto dall’incidente di Melbourne e non è dunque nelle condizioni di scendere in pista. La Fia, attraverso una nota, fa sapere che sono state confrontate due Tac al torace e che non ci sono i presupposti per consentire al pilota spagnolo della McLaren di gareggiare in sicurezza. Alonso si sottoporrà a nuova visita e nuovi accertamenti prima del Gran Premio di Cina e solo allora si deciderà se farlo tornare al volante oppure no. In Bahrain, intanto, il suo posto sarà preso dal campione uscente della Gp2 e attuale pilota di riserva della McLaren, Stoffel Vandoorne, al debutto assoluto in Formula Uno.

Ci ho provato fino all'ultimo, ma è una decisione logica. La sicurezza prima di tutto

«Ovviamente c’è un po’ di disappunto, di delusione - osserva il pilota spagnolo -. Io volevo gareggiare, correre perché siamo dei concorrenti e ci piace gareggiare e, quindi, essere qui e non poterci neanche provare mette tristezza». «È una decisione comprensibile e la rispetto. Io ci ho provato fino all’ultimo ed ho sperato di poter correre. Sono stati giorni difficili, con le prove, l’allenamento, qualche dolore, ma io ero disposto ad affrontarlo anche in macchina, perché era un dolore gestibile, eppoi in gara c’è l’adrenalina. Ma quando si gareggia si corre qualche rischio in più ed i medici hanno ritenuto che non era il caso. In fondo è la cosa più logica da fare, non c’è altra soluzione», spiega Fernando che poi entra nei particolari.

«Ho una piccola frattura alle costole e la posizione di guida in una vettura di F.1 è molto particolare, poi c’è la forza G e questo potrebbe rischiare di peggiorare quella incrinatura e rompere quella costola e non sarebbe come rompersi un braccio o una gamba, lì vicino ci sono organi vitali e non si può rischiare», aggiunge il pilota di Oviedo. «Se sarò pronto per la Cina? Non abbiamo la certezza al 100%. Dovrò fare un’altra verifica, altre prove nei prossimi 8-10 giorni, poi la Fia valuterà come ha già fatto qui. Bisogna garantire innazitutto la sicurezza e poi le prestazioni. Vedremo al prossimo test».

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