Oggi parte la Vuelta: Carapaz non sarà al via, l'Italia punta su Aru

L’attesa è finita, oggi parte la Vuelta a España, terza e ultima grande corsa a tappe della stagione di ciclismo. La settantaquattresima edizione del Giro di Spagna inizia con una cronometro a squadre di diciotto chilometri (partenza e traguardo a Torrevieja) e come di consueto prevede ventuno tappe per i corridori che, per raggiungere la capitale Madrid, sede di arrivo dell’ultima frazione in programma domenica 15 settembre, dovranno percorrere il paese iberico in lungo e in largo per un totale di 3.272,2 km. Soltanto due le cronometro: oltre alla cronosquadre iniziale, prevista una cronoscalata nella decima tappa.

In generale, sarà una Vuelta ricca di salite: ben nove le frazioni di montagna, con alcune ascese complicate come il Coll de la Gallina (pendenza media dell’8,3%) o il Santuario dell’Acebo con punte al 15% nel corso dei quasi dieci km di asperità. La 19^ tappa, con arrivo a Toledo, potrebbe essere decisiva in chiave vittoria finale. Sei, invece, gli appuntamenti da cerchiare in rosso per i velocisti. Le restanti quattro frazioni sono interlocutorie e hanno un percorso mosso e ricco di saliscendi.
Due i giorni di riposo, previsti per lunedì 2 e martedì 10 settembre.

Sono ventidue le squadre al via, le diciotto World Tour partecipanti di diritto e quattro Professional Continental invitate dall’organizzazione, composte ciascuna da otto atleti. In palio c’è la conquista dell’ambita maglia rossa: quest’anno in tanti possono puntare alla vittoria finale, ma non c’è un vero e proprio favorito della vigilia.

Uno degli uomini più attesi, il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia Richard Carapaz, ha dovuto issare bandiera bianca cancellandosi dalla start list a due giorni dal via in seguito a un problema alla spalla, e non farà parte di quello che doveva essere il dream team della Movistar, che dunque si presenta con il redivivo Nairo Quintana e il campione iridato e idolo di casa Alejandro Valverde. Vincenzo Nibali non ci sarà: lo Squalo dello Stretto, che ha firmato per la Trek-Segafredo dopo le difficoltà al Tour ma con la soddisfazione di una vittoria di tappa, aveva già programmato di non correre in Spagna. I colori azzurri saranno così difesi da Fabio Aru: il sardo ha già vinto la Vuelta nel 2015 ed è in un buono stato di forma. Sarà il capitano dell’UAE Emirates, che propone tra le proprie fila anche Fernando Gaviria, favorito numero uno per gli sprint insieme a Bennett e Jakobsen.

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