Letizia Paternoster, un tris d'oro

di Angelo Zambotti

E con questa sono dodici. Stiamo parlando delle medaglie d’oro continentali di Letizia Paternoster, la fuoriclasse del ciclismo italiano e internazionale che vincendo ieri la madison under 23 degli Europei su pista di Gand ha arricchito ulteriormente il proprio già regale palmares. In terra belga la 19enne di Revò ha calato un sontuoso tris, confermandosi per l’ennesima volta come una campionessa di livello mondiale, soprattutto se si considera che solamente lunedì prossimo la nonesa taglierà il traguardo dei 20 anni.

Dopo i titoli nell’inseguimento a squadre e nell’eliminazione e il quinto posto nella corsa a punti, Letizia ha quindi centrato un’altra maglia di campionessa europea, il tutto al termine di una gara dominata in lungo e in largo insieme alla compagna di squadra, la cuneese Elisa Balsamo. Dopo aver vinto la prima volata, le azzurre hanno ceduto il passo alla Russia per qualche breve frangente, non piazzandosi nel secondo sprint, l’unico che ha visto l’Italia fuori dalle prime tre posizioni. Dalla terza volata in poi, la madison europea ha assunto tinte tricolori sempre più evidenti: con due primi, due secondi e un terzo posto nei successivi cinque sprint Paternoster e Balsamo hanno messo una seria ipoteca sul titolo, questo grazie anche ad una condotta di gara perfetta, sempre guardinga nel non lasciare spazio a eventuali attacchi di chi provava a guadagnare un pesante giro e nel contempo brillante quando in palio c’erano i punti.

Nell’ottava e nona volata le azzurre hanno quindi potuto gestire la situazione, accontentandosi di due preziosi terzi posti, così da avvicinarsi allo sprint finale (quello che assegna punti doppi) con il coltello dalla parte del manico: la coppia guidata dal ct Edoardo Salvoldi avrebbe potuto anche mirare a un piazzamento, ma le azzurre hanno voluto concludere alla grande tagliando il traguardo al primo posto così da mettere il punto esclamativo su una prestazione sontuosa. La classifica finale risulta fin troppo eloquente: Italia 37, Polonia 23, Russia 21, Francia 18 e le altre con pochi spiccioli, numeri che ben sintetizzano una gara che ha avuto un solo padrone, la coppia azzurra.
Il bottino italiano degli Europei di Gand, terminati ieri e riservati alle categorie juniores e under 23, parla di sei ori, due argenti e quattro bronzi: i sei titoli provengono tutti dal settore femminile, con i tre citati titoli marchiati Paternoster e tre acuti tra le juniores nel quartetto, nella corsa a punti (merito dell’astigiana Matilde Vitillo) e nell’omnium (da applausi la «primo anno» torinese Eleonora Camilla Gasparrini).

Compito delle azzurre sarà d’ora in poi quello di tradurre i già prestigiosissimi titoli europei giovanili in trampolino di lancio per le gare nelle categorie maggiori, con l’appuntamento di Tokyo 2020 come focus principale: le specialità sulle quali punterà Letizia Paternoster saranno l’inseguimento a squadre, con le azzurre rilanciate dal record italiano assoluto fatto registrare proprio a Gand, e l’omnium, prova multidisciplinare nella quale la nonesa non si è cimentata in Belgio ma nella quale ha già dimostrato di essere all’altezza delle migliori del mondo. Non fanno parte del programma olimpico, invece, l’eliminazione e la madison.

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