Chaves trionfa sotto le Pale Domani il tappone dolomitico

Il colombiano Esteban Chaves ha vinto per distacco, scattando a circa 2,5 km dal traguardo, la diciannovema tappa del Giro d’Italia di ciclismo, da Treviso a San Martino di Castrozza, lunga 151 chilometri, in gran parte corsi fra le montagne del Bellunese e del Trentino.

Chaves ha preceduto di 10” Andrea Vendrame, che poi ha avuto una crisi di stanchezza mista a delusione dopo il traguardo, e giunto secondo; terzo il portoghese Amaro Antunes, a 12”; quarto Giovanni Carboni, a 24”; quinto il belga Pieter Serry, a 32”; sesto il francese Francois Bidard, a 35”: Seguono tre italiani: Marco Canola è settimo, a 1’02»; Manuele Boaro ottavo, a 1’37”; Manuel Senni nono, a 1’53”. Chiude la top ten il francese Olivier Le Gac decimo, a 2’33”.

L’ecuadoriano Richard Carapaz ha conservato la maglia rosa, nel gruppetto dei big Roglic ha preceduto lo stesso Carapaz e Nibali, tutti con lo stesso tempo a oltre sei minuti dal vincitore.

Domani l’attesissimo tappone dolomitico, partenza da Feltre e arrivo al passo Croce d’Aune-Monte Avena, sempre in provincia di Belluno, ma con buona parte del percorso che si snoderà oltre il vicino confine con il Trentino.

Prima della salita finale i ciclisti dovranno affrontare varie asperità, a cominciare dall’ascesa a Cima Campo, a pochi chilometri dalla partenza di Feltre, con uno scollinamento a quota 1.425 che condurrà poi i ciclisti in provincia di Trento, nel Tesino, quindi in Valsugana per affrontare da Telve la lunga e dispendiosa ascesa del passo Manghen, fatto di strappi e rampe nella prima parte e di cinque chilometri continui di pendenze attorno e oltre il 10% nel tratto conclusivo che porta alla Cima Coppi (2.047 metri) e alla successiva discesa verso Molina di Fiemme.

Dopo un breve tratto in fondovalle nella suggestiva gola dello Schenér si tornerà a salire sul Rolle (1.980 metri metri), per poi scendere in Primiero, ripassando in senso inverso nella località dell’arrivo odierno, per poi fare ritorno in provincia di Belluno per le ultime decine di chilometri e la salita conclusiva. Un arrivo in salita che quasi sicuramente consacrerà il vincitore di questa edizione del Giro: sarà difficile perdere la maglia rosa nella crono di somenica a Verona.

Per tornare alla tappa di oggi, è stata grande festa di popolo a San Martino di Castrozza.

Sul palco, per le premiazioni, anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e l'assessore al turismo, Roberto Failoni, che hanno voluto ringraziare tutte le strutture che hanno lavorato in tempi strettissimi per la riapertura della strada del passo Manghen, che la tempesta di fine ottobre scorso aveva pesantemente danneggiato. "Una corsa come trentini - hanno detto - l'abbiamo già vinta: quella contro il tempo per ripristinare il tutto e permettere l'arrivo della tappa qui a San Martino di Castrozza. Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno lavorato con impegno e professionalità per realizzare quella che può essere considerata come un'impresa".

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