Tour, Sagan fa cadere Cavendish e la giuria lo esclude dalla corsa

Il finale della quarta tappa del Tour de France di ciclismo, a Vittel, partorisce uno sprint da brividi e un clamoroso colpo di scena: Peter Sagan spinge con il gomito Mark Cavendish sulle transenne, dove l’inglese va a schiantarsi assai pericolosamente, e viene punito duramente dalla giuria, che lo caccia. Il suo Tour de France, di fatto, è finito oggi e in maniera piuttosto ingloriosa. Lo sprint finale, appannaggio del francese Arnaud Demare, farà discutere tantissimo, per come è nato e si è sviluppato negli ultimi 250 metri. Tanto veleno nella coda.

La fame di vittoria anche oggi era tanta e ha divorato anche i campioni di razza come Sagan, a caccia del bis dopo il successo di ieri; vedendosi superare da Mark Cavendish sulla propria destra, il campione del mondo ha allargato il gomito e bloccato il sogno di rimonta dell’inglese, che si è ritrovato in un attimo attaccato alle transenne, poi è carambolato sull’asfalto come un birillo. Il tutto a oltre 60 chilometri orari. Attimi di paura per ‘Cav’ e non solo, un’ingloriosa cacciata dalla corsa per lo slovacco, che si è era piazzato al secondo posto, alle spalle di Demare.

Dopo la classica fuga Van Keirsbulck, che si è aggiudicato il premio di corridore più combattivo di giornata e domani ripartirà con il numero rosso, dai -2 chilometri e fino al traguardo è accaduto di tutto. Nella prima delle due cadute finali è rimasta coinvolta la maglia gialla del gallese Geraint Thomas, che si è presentato all’arrivo a circa 1’ dal vincitore e ha salvato il primato nella classifica generale solo grazie alla neutralizzazione dei tempi negli ultimi 3 chilometri, che viene decretata proprio in caso di cadute.

Il gruppone si è frammentato, anche perchè lo stesso Cavendish lo ha spezzato con una pedalata troppo potente, trascinandosi dietro solo qualche avversario. Negli ultimi 300 metri si è scatenata la bagarre e, poco dopo, lo stesso Cavendish si è visto incollato alle transenne ad altissima velocità, facendo temere il peggio. Lo sprint è andato a Demare, che ha battuto Sagan, poi retrocesso di 30« dalla giuria, e Alexander Kristoff, che è salito d’ufficio al secondo posto, con Greipel terzo e Manuele Mori, fido scudiero di Diego Ulissi, che da 9/o è stato catapultato all’8/o posto.

Dopo l’arrivo, ciascuno dei protagonisti ha fornito la propria spiegazione dell’accaduto, con Sagan che ha detto »di non avere visto arrivare Cavendish«, mentre lo stesso inglese è apparso furioso, non riuscendo a spiegarsi il »perchè di quel gomito troppo largo« che lo ha incollato sulle transenne.

Per fortuna, Cavendish, dopo alcuni minuti, è risalito in sella bici ed è addirittura riuscito a tagliare il traguardo posto a Vittel. Solo nelle prossime ore si può stabilire se sarà in grado di ripartire, oppure dovrà fermarsi. Sarebbe la terza clamorosa perdita, dopo quella di Alejandro Valverde, caduto nella crono d’apertura, e il ‘cartellino rossò sventolato oggi al campione del mondo.

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