A Rennes 5mila tifosi assembrati in curva L'Uefa apre un'inchiesta

In questo periodo di forte ascesa dei casi di contagio al coronavirus in tutta Europa, l’Uefa dà il segnale che non ammetterà sgarri sul rispetto delle norme anti-Covid negli stadi.
Questa sera infatti, il massimo organismo calcistico continentale ha annunciato da Nyon (Svizzera) l’apertura di una procedura disciplinare nei confronti del Rennes, per il non rispetto delle norme sanitarie nel pubblico nella gara di Champions League di martedì scorso, il 20 ottobre, contro i russi del Krasnodar.

Anche se, per le normative vigenti in Bretagna, solo 5000 spettatori erano ammessi, erano stati praticamente  tutti stipati in una sola parte dello stadio e gli abbracci fra i tifosi non erano mancati dopo il gol dei francesi (la gara è poi finita 1-1).

Tre le infrazioni sospettate che hanno spinto l’Uefa ad aprire la procedura. Per prima cosa, una violazione delle regole minime di salute e di igiene per il ritorno degli spettatori negli stadi. In particolare, l’Uefa ha notato un non-rispetto della distanza sociale ed il fatto che gli spettatori non sono rimasti nei posti loro assegnati.

Per questi motivi, l’Uefa segnala anche una possibile violazione del  «protocollo sulla ripresa del gioco». L’ultimo « capo di accusa » riguarda una possibile infrazione al regolamento sulla sicurezza con il blocco di alcune uscite.
La commissione disciplinare dell’Uefa esaminerà il caso in occasione della sua prossima riunione, il 10 novembre.

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