Champions crudele per l'Atalanta: vince il Psg al 93°

La notte più crudele lascia all’Atalanta tutto l’amaro in bocca di una semifinale tenuta in mano per 90’, con grande personalità e senza paura, e sfumata in tre minuti - quelli finali - contro la corazzata Paris Saint Germain. In semifinale Champions vanno i francesi trascinati dalle giocate di Neymar e Mbappè, e poco serve a consolare Gasperini che la sua squadra oltre che la storia stasera abbia fatto un’impresa di gioco. Quel che conta è il 2-1 finale per i multimilionari parigini.

Il fatto che il duo di talenti alla fine decisivi per il Psg valga da solo più di tutta la squadra bergamasca, era stato già notato. Che il calcio non lo facciano i soldi ma le idee, lo ha confermato una partita in cui l’Atalanta non avrebbe demeritato una qualificazione da leggenda. A penalizzarla, alla fine, oltre al differenziale di classe del duo Ney-Mbappè, la fatica fisica che ha strocato le gambe agli atalantini, di fatto in 10 nel finale per l’infortunio a Freuler. Non è un caso che l’uno-due del Psg sia arrivato tra 90’ e 93’, dopo che Pasalic aveva aperto le marcature al 27’ Tuchel è senza Di Maria, Verratti e con Mbappè in panchina, e mette Marquinhos davanti alla difesa per frenare Gomez rinunciando alla qualità in mezzo. Gasperini è privo di Ilicic, si affida alla forza fisica di Zapata che alla lunga crollerà. La prima frazione è un Neymar contro tutti. La prima chance è però della Dea, con Gomez che riceve da Zapata dentro l’area ma tira su Keylor Navas. Subito dopo Neymar sprinta e semina tutti e poi, davanti alla porta, apre troppo la conclusione di piatto e spreca, per la disperazione di Tuchel.
L’Atalanta non perde la calma, chiama al lavoro Navas sulle conclusioni di Hateboer e Caldara (che però era in fuorigioco).
Poi ancora O Ney va via a tre avversari in velocità ma davanti a Sportiello preferisce l’assist e nessuno del Psg ne approfitta.
La partita la fa il Psg, ma è l’Atalanta che passa in vantaggio, al 27’: palla vagante, dopo un rimbalzo tra Zapata e Kimpembe, la sfera finisce sui piedi di Pasalic che di sinistro al volo fulmina Navas. Poco dopo Neymar salta secco proprio Pasalic e tira di destro: finisce a lato di un soffio, con Sportiello battuto. Poco dopo nuovo spavento Atalanta: Sarabia va via sulla sinistra e Icardi arriva con ritardo all’appuntamento, poi un retropassaggio sbagliato di Hateboer favorisce il solito Neymar che però sciupa. Gasperini tira un sospiro di sollievo, all’intervallo si va col fiatone. Icardi, non pervenuto.
Ma il rientro in campo è di nuovo senza timori reverenziali.

L’Atalanta torna ad alzare il ritmo, nel giro di una manciata di secondi va al tiro con De Roon da fuori e Djimsiti su angolo.

Quando Djimsiti spreca sottoporta il possibile raddoppio, Tuchel capisce che è il momento di rischiare Mbappè, dentro al 14’ per Sarabia. Le serpentine del francese e l’uscita di Gomez, toccato duro, sbilancia di nuovo il tasso tecnico a favore del Psg che stringe in area l’Atalanta. Al 28’ Mbappè lanciato da Neymar è velenoso al tiro ma Sportiello di piede lo ferma, nel frattempo Tuchel ha caricato tutte le sue frecce mandando in campo anche Draxler e Paredes. Anche con Muriel, subentrato a Pasalic, l’Atalanta fatica a uscire, Neymar semina panico in area alla mezzora ma tira debole tra le braccia di Sportiello.
Un minuto dopo tutta la panchina francese si mette le mani nei capelli per la grande occasione di Mbappè: la progressione è irresistibile, provvidenziale la deviazione in scivolata di Palomino quando il francese sta per scoccare il suo cucchiaio a Sportiello in uscita. Ma il destino volta le spalle alla Dea nei minuti finali. Freuler si infortuna alla coscia e non può uscire, in 10 di atto l’Atalanta crolla in 3 minuti a cavallo tra 90’ e 93’: prima pareggia Marquinhos sul cross in mezzo di Neymar, poi raddoppia Choupo Moting nel recupero. A disperarsi, dopo un’ora e mezzo di sofferenza francese, stavolta è l’Atalanta e con lei tutta Bergamo.

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