Juve, ennesima vittoria ed ennesime polemiche

La Juventus rimane capolista per un punto sull'Inter e si aggiudica il derby contro il Torino con un gol dell'olandese De Ligt, che al 70' gira in area piccola in gol il pallone servitogli da Higuain (subentrato a Dybala) dal lato destro della porta di un Sirigu che ha parato molto ieri sera (decisivo su Bonucci). Lo stesso giovane olandese era stato protagonista nel primo tempo di un'azione contestata dai granata, per un colpo di mano in piena area apparso piuttosto netto ma che non è stato punito dall'arbitro con il calcio di rigore.
I giocatori di Mazzarri, la cui panchina ora è in serio pericolo dopo 6 turni senza vittorie, hanno subìto per larghi tratti il gioco della Juventus ma non hanno rischiato tanto, sopratutto nel primo tempo. Dopo aver incassato la rete il Toro ha premuto con Belotti e Zaza ma i bianconeri hanno chiuso ogni varco.


La Juventus che da anni non perde più un colpo nei derby, si è ripresa la vetta lasciata tre ore scarse all'Inter vittorioso in extremis sul Bologna. E ha fatto piangere un Torino in ripresa e ordinato, grintoso il giusto, ma troppo poco pericoloso in attacco, punito dal primo gol in bianconero di De Ligt. La panchina di Mazzarri è salva, per ora, anche se nelle parole del presidente Cairo non è mai stata in discussione, ma i tifosi granata scuotono la testa dopo l'ennesima pagina amara nella sfida stracittadina. La classifica dei granata piange, mentre la Juve si gusta un risultato d'oro dopo una partita comunque difficile. Derby ad alta tensione sulla carta per il Toro, reduce dalla debacle con la Lazio e senza vittorie dalla serata della rimonta sul Milan; viceversa sul campo i granata, senza Iago Falque, ma con Rincon recuperato, hanno dimostrato di non sentire alcuna pressione psicologica.

Sciolti e sereni - e sostenuti dal pubblico - hanno tenuto a bada la Juventus, sopratutto nel primo tempo, subendo appena un po' di più negli ultimissimi minuti, quando Sirigu ha salvato lo 0-0 con una prodigiosa parata su De Ligt. Prima aveva deviato in angolo un tocco di Bonucci su una velenosa punizione battuta da Pjanic, rientrato anche lui da un infortunio e affiancato da Bentancur e Matuidi, con Bernardeschi trequartista e Dybala a far coppia in attacco con CR7. Al 35' del primo tempo il conto degli angoli era 8-1 per il Toro, un record negativo per la Juventus che a lungo aveva affidato quasi solo a Cristiano Ronaldo il compito di cercare di sbloccare la partita. Il Torino, con Bremer è andato al tiro già al 1', su un'azione di calcio d'angolo e si è ripetuto all'8' con un tiro alto di Verdi. Proteste granata quando la palla è schizzata sull'avambraccio di De Ligt, azione più dubbia del rigore chiesto poco prima da Matuidi per un pallone sbattuto sul gomito, aderente al corpo, di Meitè. La Juve si è fatta viva con una girata di Ronaldo, non lontano dal bersaglio (16').

Ma la vera svolta poteva venire dalla strepitosa azione di Belotti, sulla destra: dribbling su De Sciglio e assist d'oro per il tiro al volo di Meitè che però ha alzato troppo la mira (36'). Nel finale del tempo la Juventus si è fatta più minacciosa e ha costruito le due palle-gol sventate dal portiere granata. Sirigu è stato ancora decisivo sul rasoterra angolato di Ronaldo (12' st) in contropiede, deviando con la mano aperta il tiro diretto al palo più lontano. Al quarto d'ora scarso del secondo tempo, staffetta tra Dybala e Higuain. La girata al volo del 'Pipita' ha fatto sfoderare a Sirigu un'altra parata prodigiosa (25'). Palla in angolo e sull'azione successiva, l'argentino ha sfornato a De Ligt, a centro area, l'assist decisivo: staffilata dell'olandese e questa volta anche 'San Sirigu' ha dovuto alzare bandiera bianca. Gloria anche per il portiere bianconero Szczesny, decisivo sul tito di Ansaldi, possibile pareggio granata. In svantaggio, Mazzarri ha fatto la squadra più offensiva, mettendo Zaza al posto di Rincon. Mazzarri ha provato allo scadere ha provato a fare la squadra superoffensiva, con Millico (al posto di Baselli) entrato dopo un altro salvataggio su Ronaldo. Ma la Juventus non ha sofferto, e ha conservato il vantaggio.

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