Le pagelle dello scudetto: CR7 al top, delusione Costa

Le pagelle dell'ottavo scudetto bianconero.

Szczesny 8 (24 presenze-14 gol subiti): ha raccolto senza timori l'eredità di Buffon. Il rigore parato a Higuain la prima firma importante. Stagione nel complesso da numero 1, in tutti i sensi. Perin 6.5 (9-6): sapeva che soffiare il posto a Szczesny non sarebbe stato facile, ha dovuto accontentarsi di essere il secondo. Operato alla spalla, ha chiuso l'annata con 40 giorni di anticipo.

Cancelo 7.5 (21-1) qualche imperfezione in fase difensiva a inizio stagione, ha carburato in fretta. Spesso un'arma in più.

Bonucci 7.5 (25-3): ritorno non facile dopo l'anno al Milan, con la tifoseria divisa, alla fine è riuscito a convincere quasi tutti.

Chiellini 9 (21-1): una roccia, capitano e leader, a 35 anni è stata una delle sue stagioni migliori. Sempre con il passo giusto a guidare la difesa

Barzagli 7 (6 presenze): gli acciacchi l'hanno tormentato, non ha alzato bandiera bianca.

Rugani 7 (14-2 gol): nelle gerarchie non aveva guadagnato un granché e forse per Allegri non era ancora una prima scelta fino alla notte di Amsterdam.

Alex Sandro 7.5 (28-1): annata a fasi alterne, ma il posto sulla fascia sinistra resta suo.

De Sciglio 6.5 (19): strada sempre in salita per guadagnare il posto, non è riuscito a spiccare il salto.

Spinazzola 7 (7): partito con l'handicap dell'infortunio che l'ha tenuto a lungo fuori, si è confermato acquisto azzeccato.

Caceres 6.5 (11 presenze in A, 7 con la Juve): cavallo di ritorno a gennaio, si è adeguato al ruolo di rincalzo, senza sfigurare.

Benatia 6 (5): l'addio a dicembre, per avere un posto da titolare. Un divorzio annunciato.

Pjanic 8 (27-2): consolidato nel ruolo di regista basso, ha giocato un'altra ottima stagione. Detta i tempi del gioco bianconero.

Emre Can 7.5 (25-4): centrocampista o difensore, Allegri ha sfruttato la sua duttilità, un muro spesso insuperabile.

Bentancur 7 (29-2): ancora un po' discontinuo, ma più solido. Una pedina spesso fondamentale.

Khedira 7 (10-2): l'intervento per l'aritmia l'ha costretto a ripartire quasi a fine stagione. Si è rivisto contro il Milan.

Matuidi 8 (27-3): sostanza e spessore a centrocampo, Allegri l'ha risparmiato solo quando lo ha visto molto affaticato. Sempre ad alto livello.

Cuadrado 6.5 (13-1): troppo a lungo costretto a rimanere fuori per infortunio, Allegri ha perso un'arma tattica importante.

Bernardeschi 7.5 (25-2): avvio con qualche difficoltà poi è diventato quasi insostituibile.

Douglas Costa 5.5 (17-1): infortuni e la squalifica di 4 turni per lo sputo a Di Francesco lo hanno lungamente limitato. Solo 7 gare da titolare.

Dybala 7.5 (27-5): Allegri lo vuole 'tuttocampista'; con CR7 al posto di Higuain è forse quello che ha dovuto cambiare di più.

Mandzukic 8.5 (24-8): girone di andata ad altissimo livello, tanti gol e assist, un vincente in tutte le zone del campo. Alla distanza è venuta fuori un po' di usura, ma non si risparmia mai.

Ronaldo 9 (27-19): la Juve l'ha preso per vincere la Champions, ma il primo scudetto italiano non poteva sfuggirgli. Squadra e tifosi gli perdonano qualche giocata un po' egoistica. Un leader che non si è appannato anche se in Coppa non ha potuto fare i 'miracoli'.

Kean 8 (9-6): al rientro dopo il prestito al Chievo, è esploso nel finale di stagione, segnando anche tanti gol.

Nicolussi sv (2 presenze): l'esordio in A contro l'Udinese.

Kastanos, Gozzi e Mavididi (1 presenza): per tutti e tre debutto a Ferrara contro la Spal

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