Bernardeschi studia da leader in Nazionale linea giovane e nella Juve per vincere

Tuttocampista, leader, simbolo. Federico Bernardeschi continua ad alzare l’asticella e punta a prendersi tutto: dopo aver conquistato sempre maggiore spazio nella Juventus con cui è stato fra i grandi protagonisti della rimonta in Champions con l’Atletico Madrid, ora l’ex viola mira a fare altrettanto in Nazionale. D’altronde a 25 anni compiuti è davvero nel pieno della maturità. Basta sentirlo parlare a Coverciano: sereno, soddisfatto, cresciuto in campo e fuori.

L’Italia ha trovato un nuovo leader? «Spero di diventarlo - ha risposto Bernardeschi - È il mio sogno anche se qui ce ne sono tanti di potenziali e non mancano grandi personalità su cui contare, Chiellini, Bonucci, Sirigu. Spero di esserci anch’io.
Questa è una Nazionale giovane ma piena di talento E come la Juve deve avere consapevolezza della propria forza».

Allenarsi accanto a Ronaldo («Lo vedo sereno, sarebbe folle una squalifica per l’esultanza con l’Atletico») e giocare in un club prestigioso come quello bianconero aiutano a migliorare: «In partite come quella di una settimana fa in Champions devi dare tutto, abbiamo scritto un pezzo di storia. Ovvio mi abbia fatto piacere la fiducia di Allegri, non è scontata in serate così». E comunque è frutto di grande impegno da parte di Bernardeschi: «Ho lavorato molto sulla testa e ora sono più consapevole come persona prima che come calciatore. Mentalità e abnegazione al lavoro sono fondamentali. Sono contento ma voglio sempre di più da me stesso, togliendomi ancora tante soddisfazioni. Questo momento è un punto di partenza». Intanto da esterno d’attacco si apre anche a più ruoli: «Mi piacerebbe molto poter giocare “tuttocampista” sia nella Juve che in Nazionale. Ma sono pronto anche a giostrare da mezzala: se vuoi stare a certi livelli devi metterti sempre a disposizione».

Con l’obiettivo di contribuire a raggiungere gli obiettivi prefissati fra cui la qualificazione a Euro 2020. Il viaggio comincerà sabato a Udine con la Finlandia e subito dopo (martedì a Parma) con il Liechtenstein: «Sono gare da vincere e lo sappiamo, la pressione fa parte del gioco e dell’importanza della maglia azzurra. Stiamo lavorando per fare più gol concretizzando quanto creiamo però nelle ultime quattro partite abbiamo fatto molti passi avanti mostrando grandissimo gioco, divertendoci e facendo divertire. Ci manca, è vero, ancora un pò di esperienza ma questa è la strada giusta per andare ad affrontare un Europeo nel migliore dei modi».

Durante la foto ufficiale Bernardeschi ha raccontato che hanno riso e scherzato molto. «Siamo davvero un bel gruppo, giovani e forti, noi ci crediamo». Di questo gruppo fa parte anche l’ex compagno di squadra Federico Chiesa che a Firenze ha raccolto la sua eredità e si appresta in estate ad essere uno dei più ambiti uomini mercato: «Consigli? Gliene ho dato uno: decida sempre con la sua testa scegliendo quello che più vuole, nessuno può permettersi di entrare nel suo privato e dirgli cosa è più giusto per lui. Io in passato ho sempre fatto così, nessuno ha deciso per me».

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