Trento ancora ko: è crisi Il Levico vince e convince

QUI TRENTO

Intensità, determinazione, ferocia agonistica? Niente di tutto questo. Il Trento resta prigioniero dei suoi limiti caratteriali, non scaccia timori e paure ed esce tramortito pure dal derby con i cugini della Virtus Bolzano. Sprofondando in classifica. Aveva ragione Sebastiani, corsa e volontà non bastano, anche a queste latitudini serve dell'altro, idee, tecnica, e un'identità di gioco precisa, tanto per cominciare. Cose che si intravedono soltanto in un Trento impacciato e contratto, quasi involuto sul piano del palleggio rispetto a qualche domenica fa. Vince la Virtus ed è giusto così, non solo perché di fronte si ritrova il Trento più sconcertante di questa stagione (sulla traversa il rigore del pareggio di Furlan), ma perché quella bolzanina si dimostra più squadra, cosciente dei propri limiti e delle proprie forze, fa la partita che deve, non rinuncia a giocare nel primo tempo, incoraggiata dalla tattica inutilmente attendista dei gialloblù, trova il gol nell'unica opportunità a disposizione, poi si ritira umile nella propria metà a campo a difendere il risultato. Senza fare barricate, ma con il giusto ordine e la necessaria attenzione.

QUI LEVICO

Grazie ad una doppietta di uno scatenato Alessandro Masia il Levico Terme espugna il campo del San Giorgio portando così a casa la seconda vittoria stagionale dopo le due sconfitte di fila contro Clodiense e Arzignano Valchiampo. Un successo sostanzialmente meritato per la squadra del presidente Sandro Beretta che si difesa con ordine subendo solo in un paio di circostanze le folate pusteresi, sfruttando poi al meglio le occasioni costruite e alcuni errori in fase di impostazione dei padroni di casa.

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