Calcio, l'Italia di Alice Parisi vola al Mondiale di Francia

di Stefano Parolari

L'Italia dei maschi guarderà il prossimo mondiale in Russia - il via il 14 giugno - in televisione e invece la Nazionale femminile del commissario tecnico Milena Bertolini se lo è guadagnato venerdì sera, allo stadio «Franchi» di Firenze, battendo 3 a 0 il Portogallo e staccando il biglietto per Francia 2019.
È stata la serata anche di Alice Parisi, la centrocampista con attitudini al gol, originaria di Marazzone una frazione del Bleggio nelle Giudicarie, che rientrava in azzurro dopo 427 giorni di assenza. 

Cosa le era successo?
«In uno scontro, nell'aprile 2017 nell'amichevole con l'Inghilterra, mi ero fratturata tibia e perone, sono dovuta rimanere fuori tanto tempo. Con tenacia ho recuperato e venerdì sono entrata in campo nel mio stadio, infatti gioco nella Fiorentina Woman's dal 2016, che ha conquistato la coppa Italia in questa stagione. Si era infortunata la Rosucci alla mezz'ora del primo tempo ed allora sono entrata. È stato un po' come rinascere in azzurro e poi ho partecipato alla grande festa perché da vent'anni le azzurre non partecipavano al Mondiale».
Le ragazze della ct Bertolini («nessuna rivalsa con gli uomini, è un orgoglio per le ragazze e l'Italia») e della capitan Gama, capitano anche della Juventus scudettata, hanno conquistato la qualifica con una partita in più ed un filotto di sette vittorie su sette.
«Ora ci resta - continua Parisi alla 74ª presenza in azzurro con le giovanili dove è regina d'Europa under 19 - solo un match in settembre con il Belgio, ma la qualificazione è fatta nel girone che oltre le lusitane prevedeva anche Romania e Moldavia. Fino a due mesi fa neppure giocavo per la lenta ripresa, è stato un piacere riassaporare le gioie del campo».
Vi hanno fatto tutti i complimenti, dagli alti dirigenti fino ai tifosi che in 7.500 hanno riempito le tribune del «Franchi». E poi ieri i social hanno imperversato con la vostra impresa.
«Volevamo a tutti i costi quest'impresa - spiega Parisi, 28 anni il prossimo 11 dicembre, alta 167 cm - e penso sia stata una gioia immensa, a 360° gradi, l'avvio di un'era che dovrebbe rilanciare definitivamente il movimento del calcio in rosa. Questa qualificazione procura una visibilità enorme, ora tocca a voi media dare risalto alle nostre imprese e parlare di più di noi. Il 7 giugno 2019 in Francia inizierà un'avventura per la quale ci prepareremo bene».
Ci vengono in mente squadra come l'Isera del presidente Sordo o l'Unterland Damen, che in Nazionale ha il portiere Katja Schoffenegger, che si sacrificano per le ragazze e per un vivaio in rosa.
«Io ho iniziato - continua Parisi - con i bambini tra le squadre del Bleggio e del Comano, poi sono passata al Trento dove ho debuttato in serie A nel 2007 contro la Torres. Poi nel Bardolino Verona fino al 2010 dove vinco uno scudetto e una supercoppa, quindi all'udinese Tavagnacco dove conquisto 2 coppe Italia. Il 4 marzo 2011 debutto in Nazionale maggiore (38 presenze e 6 gol). Con la Fiorentina una coppa Italia e lo scudetto con la possibilità di disputare la Champions League perché sono stata confermata».
A chi dedica questa vittoria che vale il Mondiale di Francia 2019?
«A me stessa che ho tanto tribolato, al gruppo meraviglioso della Nazionale che mi aspettato, a chi mi ha aiutato e alla mia famiglia».

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