Aquila, congedo amaro con i turchi del Darussafaka Applausi per Voltolini

di Daniele Battistel

Congedo casalingo amaro dall'Eurocup per la Dolomiti Energia. Ieri sera in una Blm Group per pochi intimi la squadra bianconera ha perso per 74-95 contro il Darussafaka. Con Trento eliminata già dal turno precedente, i turchi rimangono pienamente in corsa per uno dei due posti che il girone H delle Top 16 mette in palio per i quarti. Le aspettative bolognesi di un regalo da parte dell'Aquila sono state mal riposte e stasera la Virtus Segafredo dovrà vincere in casa contro il Partizan Belgrado per non perdere il proprio vantaggio sul Darussafaka in attesa dello scontro diretto dei primi di marzo (quando l'Aquila sarà impegnata per un'altra gara ininfluente sul campo dei serbi).

Il Darussafaka ha legittimato la vittoria con una prova di carattere contro un'Aquila che, non avendo più nulla da chiedere alla competizione, si è presentata in campo probabilmente scarica mentalmente, più che fisicamente.
Ben più probante ed impegnativo per la Dolomiti Energia sarà il test di domenica prossima, sempre in casa, contro la San Bernardo Cantù. Un'altra partita da vincere per continuare la scalata verso un posto al sole in campionato e magari sistemare la differenza canestri con la squadra lombarda in vista di un eventuale arrivo finale a pari punti (a Desio Trento aveva perso 78-72).
Certo, servirà una prestazione diversa da quella fornita ieri sera in cui i bianconeri non hanno trovato motivazioni sufficienti per provare a giocarsela alla pari. E dire che all'andata la squadra di Ernak aveva dovuto sudare fino al 40' (e pure con l'aiuto di un paio di fischi arbitrali) per avere ragione di un'Aquila in grande spolvero.

Conscio dei rischi "emotivi" del match, Brienza aveva pure provato a dare qualche motivazione extra a certi giocatori, premiando con la partenza in quintetto Blackmon e Mian, in campo assieme a Craft, Pascolo e Knox.
Il "piano partita", dura di fatto 8 minuti, fino a quando il Darussafaka non decide di alzare i ritmi e colpire da fuori. Due triple consecutive di Browne, quella di Guler e un piazzato di Hamilton firmano il parziale di 8-0 per i turchi, che vanno alla prima sirena sopra di 12 (17-29). La differenza gli ospiti la fanno soprattutto a rimbalzo, dominando 14-2, grazie ad una stazza e ad una fisicità che i lunghi trentini non riescono a pareggiare.

La musica prosegue sulle stesse note nel secondo quarto con il Darussafaka che arriva al +19 (28-47) con la terza tripla (su tre) di Lamb e la seconda di Ozmizark e poi il +21 (31-52) con la schiacciata di Hamilton. Per l'Aquila l'unico momento emozionante è il primo canestro europeo del giovane altoatesino Max Ladurner qualche secondo prima dell'intervallo (34-55).
Ha un bel dire nell'intervista televisiva dell'intervallo coach Brienza a dire che serve più difesa: la verità è che anche nella ripresa Trento fa un'enorme fatica a contenere Hamilton e Jones (17 rimbalzi alla fine), e nelle occasioni in cui ci riesce subisce i tiri da fuori di Lamb e compagni. Così il Darussafaka raggiunge anche il +29 (40-69). Oltre alle difficoltà nella propria metà campo, nel terzo quarto la Dolomiti Energia è vittima anche di un blackout offensivo che la limita ad appena due punti (Pascolo) nei primi 5' e un totale di 12 nel periodo (46-74).
L'ultimo quarto è buono solo per citare l'applauso del pubblico al diciannovenne Alessandro Voltolini, trentino doc e leader dell'Under18 bianconera, che vive l'ebbrezza del debutto europeo condito da ben due giri in lunetta e 4 punti a referto. Bravo!

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