Aquila in campo con la Virtus in cerca di riscatto

di Daniele Battistel

Una partenza disastrosa, che lasciava intravedere una serata da incubo; poi due parziali da incorniciare, con una rimontona fino alla parità, poi il crollo nel finale.

Ancora una serata amara per l’Aquila, che nel derby tutto italiano di Eurocup, cede in casa alla Virtus Bologna per 67-73 (13-26; 17-13; 18-15;19-19).


«Abbiamo grande voglia di riscatto e proveremo a trasformarla in energia fisica e mentale». Se sia una frase intrisa di forte convinzione o un’uscita di prassi lo scopriremo tra poche ore. Certo che stasera l’autore della dichiarazione, coach Nicola Brienza, e tutta la Dolomiti Energia si giocano la faccia: un’altra partita senza nerbo, volontà e determinazione come quella di sabato sera alla Blm Group Arena contro la Grissin Bon dell’ex allenatore Maurizio Buscaglia toglierebbe credibilità e simpatia a tutto l’ambiente bianconero.

I numeri della Virtus

Per carità, tutti sappiamo che l’impegno casalingo di stasera nel terzo turno delle Top16 di Eurocup contro la Virtus Bologna è dei più proibitivi e che la vittoria non è un obiettivo semplice, tutt’altro. Gli ospiti - che puntano alla finale di coppa per garanatirsi come da regolamento un posto nell’Eurolega del prossimo anno - sono la squadra che prende più rimbalzi dell’intera competizione (38,4 a partita) e una di quelle che segna di più (84,2 di media). Trento, di suo, si ferma a 77 punti segnati e a 33,3 rimbalzi

È lecito, però, aspettare una sana reazione dopo la debacle di campionato e vedere in campo giocatori che corrono, lottano e difendono. Almeno quanto gli avversari. E per tutti i 40 minuti.
Se poi la Virtus sarà più forte (come ha già dimostrato in campo lo scorso 5 gennaio imponendosi 83-77 nell’ultima partita del girone d’andata) meriterà di vincere. Ma dovrà farlo giocando e sudando fino all’ultima sirena.

Proprio dalla bella prestazione aquilotta di 15 giorni fa parte l’analisi pre-gara di Justin Knox (nella foto). «Allora ce la siamo giocata fino in fondo, in quella di domani (oggi pr chi legge, ndr) proveremo a ripartire da lì e dal secondo tempo di qualità che abbiamo messo in campo allora: abbiamo bisogno di sistemare alcune situazioni difensive che ci sono costate care nel finale punto a punto, avremo sicuramente qualche adattamento da apportare per farci trovare pronti a questa sfida importante».

In cerca di una reazione

Il centro aquilotto torna poi sulla pesantissima sconfitta contro Reggio Emilia e anche lui sottolinea la necessità di reagire. «Per farlo - dice - non ci sono grandi segreti riguardo quello di cui abbiamo bisogno, dobbiamo avere maggiore concentrazione e desiderio di giocare e di vincere». Tutto bene, per carità, ma è imbarazzante sentire certe parole da un giocatore professionista con quasi una decina d’anni di esperienza: immaginiamo che essere pienamente rivolti con il pensiero a quello che si fa e cercare di dare il meglio dovrebbe essere naturale. Non certo una cosa da dover sottolineare.

«L’EuroCup - chiude il lungo dell’Alabama - è una competizione dura ma davvero stimolante ed arricchente per un giocatore, è come me l’aspettavo: ogni partita è una sfida, per me e per la squadra, e vogliamo sfruttare questa per rilanciarci nella classifica delle Top 16 e nella nostra stagione».

Più che per coltivare ambizioni di qualificazione ai quarti, la gare di stasera dovrà servire - come detto - per ridare morale e dignità ad una squadra che sabato, in un solo colpo, ha cancellato tutto quanto di buono aveva fatto nelle ultime due-tre settimane.

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