Gli americani trascinano l'Aquila E stasera c'è la Virtus Bologna

di Andrea Orsolin

Chiamandola rivincita si rischia di esagerare. Quello che però ci sentiamo di dire, dopo le prime uscite precampionato, è che quest’anno la Dolomiti Energia ci farà divertire. A distanza di tre mesi e mezzo Trento ha ritrovato sul parquet quella Reyer Venezia (poi vincitrice dello scudetto nella finale contro Sassari) che infranse in gara 5 dei quarti scudetto i sogni di gloria trentini. Il rematch di ieri sera al Pala Cornaro di Jesolo ha sorriso alla squadra del neo allenatore Nicola Brienza, che ha potuto trarre ulteriori buone indicazioni in vista dell’inizio del campionato. Soprattutto dai nuovi acquisti.

L’Aquila comincia il match con il piglio giusto. In un primo quarto giocato punto a punto vanno subito a segno i nuovi arrivati. Blackmon conferma le sue ottime qualità di tiratore, mentre il trio Kelly-King-Knox dimostra di essersi inserito già bene nel roster trentino. Venezia in avvio si aggrappa invece a un ispirato Tonut, mentre con il passare dei minuti sono i giganti Watt e il solito Daye a prendersi sulle spalle la propria squadra per rimanere a contatto (15-12). Nei minuti finali del primo periodo alcuni confusi attacchi della Dolomiti Energia consentono a Venezia di passare in vantaggio e di chiudere il primo quarto avanti di 2 (20-18).

Nel secondo periodo l’Aquila parte ancora forte. Blackmon e Craft confezionano il sorpasso (26-25), ma la partita vive nell’equilibrio. Ancora buone cose fatte vedere dal nuovo centro bianconero Justin Knox - non avrà forse la stessa grinta di Hogue, ma dimostra di avere mani più educate del giocatore finito in Russia - che non sfigura di fronte a sua maestà Mitchell Watt, a tratti immarcabile. Craft invece è sempre il solito mastino. La palla rubata allo stesso pivot veneziano e poi alzata in alley oop per Kelly (nella foto) strappa applausi ad un Pala Cornaro tutto esaurito (36-30) e in gran parte tifoso Reyer, ma con anche qualche calorosa presenza trentina. La Dolomiti Energia prima della pausa di metà partita riesce ad aumentare il margine di vantaggio portandosi avanti di 7.

Al rientro dagli spogliatoi Trento mette il turbo e piazza il parziale decisivo. La tripla di Blackmon porta Venezia sul -12 (49-37), l’appoggio al tabellone dell’ottimo Kelly (assieme a Knox top scorer della serata con 21 punti) addirittura sul -16. La Reyer non riesce a trovare le contromisure all’ottima verve offensiva della squadra di coach Brienza, e in fase di possesso viene soffocata dal continuo pressing trentino. Il corposo vantaggio con cui si apre l’ultimo quarto (+16) permette a Forray e compagni di tenere a bada con una certa tranquillità una Venezia solo lontana parente di quella che ha conquistato lo scudetto. L’Aquila tornerà in campo questa sera alle 20.30 contro la Virtus Bologna, vittoriosa per 78-75 all’overtime contro la neopromossa De Longhi Treviso, per la finale del Trofeo.

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