Questa sera l'Aquila a Venezia parte contro la Reyer la sfida dei play-off scudetto

di Daniele Battistel

Questa sera (ore 20,45) iniziano a Venezia i playoff scudetto dell'Aquila, contro la Reyer: un grande classico del basket italiano, una sfida "calda" che riparte dal PalaTaliercio. Un record è già caduto, ancora prima che l'arbitro Paternicò alzi la palla a due di inizio serie. Prima dell'impresa della Dolomiti Energia non era mai successo in Italia che una squadra partita con 5 sconfitte nei primi 5 match di campionato riuscisse a raggiungere i playoff.

Probabilità ribaltate
Con la sicurezza datale dalla lunga rimonta e la tranquillità della propria identità inizia dunque stasera a Venezia l'avventura dell'Aquila nei quarti di finale. L'avversario indossa tutta la storia e la tradizione cestistica della Reyer in una sfida che si sta imponendo come una delle «classiche» del basket italiano. Tanto che la Rai ha deciso di preferirla a Cremona-Trieste nel proprio palinsesto.
Del resto, nelle note pre-gara preparate dall'ufficio stampa della Dolomiti Energia si sottolineava come, prima dell'ultimo turno di regular season, ci fosse solo il 6,25% di possibilità (2/32) che Trento si qualificasse ai playoff con il sesto posto così da sfidare Venezia ai quarti. Eppure il quasi impossibile si è realizzato: se non è segno del destino questo!

La classe di Venezia
Numeri e statistiche dicono come la Reyer abbia non solo la miglior difesa del campionato, ma anche il quarto miglior attacco del torneo (0,978 punti per possesso). Il tasso tecnico dei giocatori lagunari spinge Venezia al terzo posto per percentuali ai tiri da due (53,7 per cento) e al quarto ai tiri dall'arco (37,6 per cento), grazie anche alla capacità di trovare spesso l'uomo smarcato per un tiro comodo (9,4 assist per gara, secondo record della Serie A).
Numeri che la squadra di De Raffaele ha però un po' "sporcato" nella seconda parte del girone di ritorno quando ha collezionato 4 sconfitte in 7 gare. Da stasera capiremo se si è trattato di un calo momentaneo, magari amplificato dai problemi fisici che hanno coinvolto diversi giocatori. Fuori per tutta la stagione Deron Washington (spalla), sostituito da DJ Kennedy (per altro stasera probabilmente in tribuna per lasciare spazio a Vidmar), in questi giorni si stanno allenando a parte anche il play Giuri e il centro Biligha. I dubbi su Mitchell Watt (scavigliata) verranno sciolti solo oggi pomeriggio.

Gli artigli dell'Aquila
Ai numeri da "big" di Venezia, l'Aquila risponde con il carattere dei suoi giocatori, capaci di forzare il più alto numero di palloni persi di tutta la Serie A, che costringe al turnover poco più del 17% dei possessi avversari. Questo per sottolineare come - sulla falsariga degli scontri playoff degli anni scorsi - anche stavolta il filo conduttore sarà l'attacco orogranata contro la pressione difensiva bianconera. Nell'occasione più importante (la finale scudetto di 2 anni fa) la meglio andò ai veneti, che sfruttarono le precarie condizioni fisiche dei trentini (senza Sutton per due gare e con solo 7 giocatori "veri" a disposizione). L'anno scorso, però, la truppa di Buscaglia seppe prendersi la rivincita su quella di De Raffaele battendola nettamente in semifinale e guadagnandosi il diritto a giocare la finale contro Milano.
A Venezia quella sconfitta mica l'hanno digerita facilmente. Se da un lato è certo che da stasera vorranno prendersi la rivincita, dall'altro i tifosi bianconeri possono sperare che Haynes e compagnia continuino a soffrire il modo di giocare intenso e spigoloso della Dolomiti Energia. A patto, però, che Buscaglia ritrovi il miglior Davide Pascolo. Passa il turno la squadra che vince tre partite.

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