Gallinari 22 punti, ma Clippers ancora ko

Clippers in caduta libera. Quarta sconfitta di fila per il quintetto di coach Rivers, battuto 131-127 da una Portland trascinata da un sontuoso Lillard (39 punti di cui 22 nel terzo quarto con 5/6 da tre) e dalle prove di McCollum (27 punti) e Nurkic (20 punti). La miglior prestazione in carriera di Tobias Harris (39 punti) e un Gilgeous-Alexander da 24 punti non bastano ai Clippers, sebbene Danilo Gallinari avesse realizzato la tripla del -1 a 18”8 dalla sirena. Ma ai liberi Portland non sbaglia e porta a casa la partita. Per il lungo di Sant’Angelo Lodigiano prestazione da 22 punti (6/16 dal campo con 2/6 da tre e 8/8 dalla lunetta), 5 rimbalzi, tre assist e tre palle perse in 34 minuti.

Va meglio a Marco Belinelli, che contribuisce al successo di San Antonio su Philadelphia per 123-96 con 6 punti (2/6 da due), un rimbalzo e un assist in 19’ di impiego. A fare però la differenza a favore degli Spurs sono soprattutto Rudy Gay (21 punti), LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan (20 punti a testa) mentre fra i Sixers i migliori sono Reddick e Simmons (16 punti ciascuno). San Antonio è ancora fuori dalla zona play-off, dietro anche Houston (102-97 contro Utah con 47 punti di Harden e quarto successo consecutivo), in una Western Conference guidata sempre da Denver. Alle spalle dei Nuggets, però, non mollano Golden State e Oklahoma City. I Warriors superano 110-93 Memphis con 23 punti di Durant (33^ miglior marcatore di sempre in Nba, superato Larry Bird a quota 21.791) e 20 di Curry, quinto giocatore nella storia della franchigia a toccare i 15 mila punti in stagione regolare. I Thunder regolano invece 121-96 Chicago, trascinati da George: per lui 24 punti di cui 16 nei cinque minuti finali del secondo quarto, dove scoppia una maxi-rissa che costringe gli arbitri a interrompere la gara per alcuni minuti. Coinvolto anche Russell Westbrook, alla tripla doppia numero 111 della carriera (13 punti, 16 rimbalzi e 11 palle recuperate).

A Est, invece, Milwaukee si conferma la principale antagonista di Toronto consolidando il secondo posto grazie alla vittoria per 107-104 su Detroit. Decisivo come sempre Antetokounmpo (32 punti e 12 rimbalzi), nei Pistons 19 punti, 11 assist e 10 rimbalzi per Griffin che però, nei 14 secondi finali, fallisce le due triple che potevano rimettere in discussione tutto.

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