Festa Aquila, Shields in Nba Flaccadori più lontano da Trento

di Daniele Battistel

Vola in aria il tappo del «bottiglione» da 26 litri di Trento Doc di uno degli sponsor, e simbolicamente si porta in cielo la stagione dell’Aquila basket. La quarta in serie A. La seconda con il titolo di vicecampioni d’Italia conquistato sul campo e uno scudetto sfumato per episodi. Arrivederci in palestra tra un paio di mesi, alla Blm Group Arena tra tre con il memorial Brusinelli, primo appuntamento ufficiale del 2018/19.

In una Club house in piazzetta Lunelli affollata come non mai ieri pomeriggio giocatori, dirigenti e staff della Dolomiti Energia hanno salutato tifosi e simpatizzanti. Appuntamento informale, niente discorsi - se non le due parole del presidente Longhi che non promette una nuova finale, ma assicura come sempre lavoro e impegno quotidiano -, giocatori in maglietta e bermuda: Hogue in canottiera reduce da una giornata al lago di Caldonazzo e Gutierrez l’unico con la camicia bianca.
Foto ufficiale, brindisi e poi bagno di tifosi (e di sudore) per i vicecampioni d’Italia. Il più ricercato è probabilmente Shavon Shields, che tutti danno per certo in partenza. Ieri sera è arrivata la notizia che il giovane danese del Kansas farà la Summer League con i New Orleans Pelicans. Scorrendo il roster dei pellicani della Louisiana, non si leggono grandi nomi nei ruoli di guardia e ala. Non è detto, insomma, che il figlio del grande Will non riesca a convincere coach di Alvin Gentry e strappare un contratto Nba per l’anno prossimo. Altro che Eurolega! Vedremo.

Oltre a Shields, tra i più ricercati naturalmente il capitano Forray. Tra un «selfie» e un autografo Toto saluta e ringrazia, ricordando i momenti più emozionanti della stagione. «In cima alla classifica - dice - metterei due gare4: quella della vittoria contro Venezia in semifinale e quella del pareggio in finale sul nostro campo contro Milano». Ora Toto dà appuntamento a tutti ad agosto. Data oltre tutto importantissima in casa Forray, in quanto nascerà la seconda figlia del capitano. Il quale, nel frattempo, si godrà la famiglia sulle spiagge romagnole di Forlì con una puntatina veloce veloce a Buenos Aires.

Aria di vacanze anche per Diego Flaccadori, che prima però dovrà sottoporsi alla piccola operazione al cuore che gli ha impedito di giocare la finale. «Mi opererò martedì a Bologna e dopo un paio di giorni potrò tornare a casa per un po’ di degenza». Una decina di giorni dopo potrà riprendere gli allenamenti in vista della convocazione per il raduno della Nazionale previsto per metà agosto. Nel frattempo ci sarà il tempo anche per il mare «con la morosa»: Sardegna, Portofino e Gran Canaria le mete del numero 12 bianconero. Che sul suo futuro agonistico non si sbilancia. «Ho un altro anno di contratto - premette -. Prossimamente valuteremo con la società su eventuali proposte che dovessero arrivare e decideremo per il meglio». «A me - aggiunge - interessa capire se qui ci sono ancora margini per un percorso di sviluppo intrapreso quattro anni fa».

Se interpretiamo bene, Flaccadori potrebbe decidere di rimanere ancora a Trento nonostante le sirene di altre società (Virtus Bologna davanti a tutte), ma solo se avrà garanzie di un certo tipo, vale a dire di essere pedina fondamentale del quintetto base 2018/19 della Dolomiti Energia. Al gm Salvatore Trainotti sta ora definire la proposta dell’Aquila.

Se ne parlerà da oggi, ieri era il tempo dei brindisi, dei sorrisi e dei saluti. Il mercato per una sera può aspettare.

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