Sutton: «Gioco per divertirmi Schiacciare è la cosa più bella»

 «Qua a Trento sono un po’ il re del trash talking». Dustin Hogue ci svela il segreto del saper parlare in campo con gli avversari, distraendoli e mettendo pressione. «Io uso sempre questa arma, mi aiuta e mi motiva. È un di più che nella partita non fa mai male, ogni cosa costruisce la vittoria e credo che anche per alcuni miei compagni siano d’accordo con me». Il connazionale Dominique Sutton, vincitore del premio MVP di ieri sera, preferisce giocarsela sui fatti, con le sue spettacolari schiacciate: «Io gioco per divertirmi, come credo che sia per tutti quelli che scendono sul parquet. Andare fino al ferro è per me la cosa più divertente, quello che vorrei mi lasciassero fare sempre gli avversari».

Non è tutto oro quel che luccica, infatti l’ala statunitense ha anche gettato nello sconcerto il palazzetto con un incredibile doppio airball ai tiri liberi: «E’ l’unica cosa che mi dispiace, ne sono davvero imbarazzato. Altrimenti, questa è stata un’altra ottima vittoria, perfetta in preparazione ai playoff. L’aggressività e il gioco di squadra continuano a pagare bene». Il capitano Toto Forray rimane ancora affamato: «Non dobbiamo accontentarci, nonostante la vittoria. In una partita fisica e di grande intensità, siamo rimasti costanti, senza perdere la testa. Rimanendo sempre lucidi e in palla, con la testa già al prossimo weekend». Tra l’altro, ora si fa interessante la posizione in classifica: «Questa è la strada che volevamo percorrere, un mattoncino dopo l’altro proseguiamo».

Una strada che a coach Maurizio Buscaglia va più che bene: «Abbiamo ottenuto un risultato positivo e lo abbiamo voluto tanto. Ci siamo preparati e siamo scesi in campo per vincere, cosa che di contro ci ha dato imprecisione e meno qualità». «Abbiamo strappato all’inizio - prosegue il tecnico della Dolomiti Energia- e poi quando sono tornati, senza mai stare sotto». «Brindisi ha incartato parecchie squadre e vengono da una vittoria molto bella». Di sicuro non qualcuno da sottovalutare: «Noi siamo stati bravi nei momenti cruciali, quando poteva diventare difficile. Abbiamo sofferto prima i secondi tiri, ma riuscendo a mantenerli bassi nel punteggio con buone difese. Dobbiamo essere sempre con la testa sulla prossima partita, con alcune cose da portarsi via: la nostra capacità di giocare una partita difficile, non sempre sui nostri binari, pur venendo da un match più rilassato contro l’Orlandina».

Un punto particolare su Shavon Shields, a cui il coach dedica una riflessione: «Shavon cresce perchè sa giocare con gli altri, che questa sera lo hanno cercato bene. Dopotutto tendevano a cambiare su di lui, che è stato bravo ad attaccare sui recuperi ed anche a difesa schierata».
Il coach della Happy Casa Brindisi, Francesco Vitucci, ha visto le sue speranze frantumarsi tra le pareti della BLM Group Arena: «Era una partita che pensavamo di poter vincere, ma abbiamo fatto un brutto inizio e poi abbiamo provato a recuperare, nel terzo quarto. Purtroppo, non siamo riusciti a ricucire lo svantaggio iniziale, complici forse delle prestazioni sottotono dei miei giocatori migliori. Non mi so spiegare questo, ma a volte capita. Per oggi mi aspettavo di portare dei punti a casa, nonostante sappia quanto questo campo sia ostico».

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