Al PalaTrento c'è una Leonessa Aquila Basket così in campo

di Daniele Battistel

La Leonessa ha sbranato l’Aquila: al PalaTrento la capolista Brescia si è imposta sulla Dolomiti Energia per 66-56.

L’Aquila ha pagato caro il primo quarto, con un parziale di 10-15: quei 5 punti persi all’inizio, se li è trascinati per tutta la partita. Secondo e terzo quarto si sono chiusi con parziali in perfetta parità )rispettivamente 13-13 e 19-19). L’equilibrio si è parzialmente spezzato nell’ultimo quarto, chiuso con un parziale di 14-19: Brescia ha saputo mantenere il vantaggio conducendo in porto la vittoria dopo una gara condotta sempre in vantaggio.

All’Aquila non è bastata la grande prestazione di capitan Toto Forray, miglior marcatore della Dolomiti Energia con 16 punti.


 

«Brescia è una squadra che viene da due vittorie consecutive in campionato e sta giocando sulle ali dell’entusiasmo. Per limitarli dovremmo disinnescare sia Luca Vitali che Marcus Landry».

In poche parole Diego Flaccadori (bergamasco di Cenate, e dunque motivato da una certa rivalità cittadina con la Leonessa) tratteggia il piano partita che stasera la Dolomiti Energia dovrà eseguire per battere la Germani nell’anticipo del terzo turno di Serie A. In effetti il maggiore dei fratelli Vitali e l’ala americana sono i pistoni che fanno girare il motore della squadra di Brescia.

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«Dovremo essere bravi a tenere Vitali sotto pressione per evitare che possa pensare e organizzare il pick&roll con i lunghi - prosegue la giovane guardia aquilotta -, mentre per quanto riguarda Landry dovremo impedirgli di fare canestri facili affinché non entri in partita troppo velocemente».

La teoria - a quanto sembra dalle dichiarazioni di Flaccadori - i bianconeri l’hanno imparata, ma la traduzione in pratica stasera al PalaTrento (dove sono annunciate diverse decine di tifosi bresciani) sarà tutt’altro che semplice. «Perché - spiega uno dei viceallenatori bianconeri, Vincenzo Cavazzana - Brescia è una squadra organizzata, che ha mantenuto la stessa struttura dello scorso anno e che si trova in ottimo momento di forma».

Anche Cavazzana - che da bresciano di Borgo Satollo vivrà una sorta di «derby del cuore» - è convinto che la chiave del match sarà fermare Vitali. «In questo inizio di campionato ha medie di quasi 10 punti e 7,5 assist. Signfica un “fatturato” di 30 punti sugli 85 che segna di media la sua squadra. Fermare lui significa cancellare un terzo del potenziale d’attacco della Germani» è il ragionamento molto semplice del tecnico aquilotto.

Vero è anche che Brescia, oltre a Vitali, ha altri quattro giocatori in «doppia cifra» di media: Moore con 16,5, Landry con 16, Michele Vitali con 13,5 e il centro Hunt (ex Capo d’Orlando e Caserta) con 12,5. A loro si aggiungono un Brian Sacchetti (8 di media) che ha aggiunto pericolosità al tiro da 3 e un David Moss che, nonostante i 34 anni sulle spalle, è in pieno recupero dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori squadra fino alla prima di campionato. Insomma, se Brescia è prima a punteggio pieno dopo due giornate (vittoria in rimonta a Pesaro e successo netto contro Avellino) non è frutto del caso, ma del lavoro di un team dalle ottime potenzialità.

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Dal canto suo Trento stasera rivedrà finalmente in campo il messicano Gutierrez. «Jorge avrà nelle gambe al massimo una decina di minuti, non di più - puntualizza Cavazzana -, ma è importante che possa esordire, perché essendo lui il nostro playmaker titolare abbiamo bisogno di lavorare assieme». Parlando di Gutierrez, l’occasione viene comoda per sottolineare l’apporto dato fino a questo momento in regia da Forray: «Toto è stato encomiabile in questo periodo - è il pensiero del viceallenatore trentino -. Ha fatto un lavoro di grande sacrificio, anche fisico, ha aiutato l’inserimento dei nuovi compagni e guidato la squadra nei momenti di difficoltà, da vero capitano».

In vena di citazioni Cavazzana si sofferma anche sul grande avvio di stagione di Chane Behanan: «Un atleta fuori dal comune, un giocatore dal potenziale enorme che sentendo la fiducia della società e dell’ambiente si sta inserendo a meraviglia nel progetto. L’esperienza in Eurocup, inoltre, lo sta stimolando al massimo», visto che - aggiungiamo noi - ha la possibilità di farsi notare ai massimi livelli in Europa e strappare magari lucrosi contratti per l’anno prossimo.

Intanto Trento se lo gode e confida in un ulteriore miglioramento nel corso dell’anno, proprio sotto le cure di Cavazzana e del neo arrivato Lele Molin. «Un collega - la descrizione che di quest’ultimo fa Vincenzo - che è un’incredibile fonte di arricchimento ed esperienza per tutti noi».

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