Aquila - Sassari dalle 20.45 Attesa alle stelle, parla Forray

di Daniele Battistel

L'ebbrezza per la vittoria di venerdì sera è già passata. Stasera si farà di nuovo sul serio. Tra Dolomiti Energia Trentino e Banco di Sardegna Sassari andrà in scena la rivincita, con i sassaresi che tireranno fuori tutto quello che hanno dentro per cercare di ristabilire la parità prima di riportare la serie a casa loro.
Sarà molto probabilmente una partita diversa di gara 1, «con la Dinamo concentrata a fermare il nostro contropiede». Capitan Toto Forray ha già un'idea del clima caldo che si vivrà stasera sul parquet.

Forray, cosa si aspetta da Sassari per gara 2?

«Che inizi come ha finito gara 1, cioè con una grande aggressività difensiva, pressione a tutto campo, mani addosso».

In gara 1 uno dei fattori che sono mancati alla Dinamo è stato il tiro da 3. Cattiva mira loro o lavoro specifico della difesa di Trento?

«Noi sapevamo che il tiro da lontano è uno dei loro punti forti. Abbiamo cercato di limitarlo e devo dire che ci siamo riusciti. Dovremo fare grande attenzione anche in gara 2».

Diversamente dalle statistiche della regular season, il Banco di Sardegna è stato più efficace della Dolomiti Energia a rimbalzo. Potrebbe diventare un problema in gara 2?

«Sbagliando tanti tiri su entrambi i fronti è chiaro che aumentano le possibilità di prendere i rimbalzi. Ma più che questo, direi che la chiave vera della gara è stato il fatto che noi abbiamo preso 18 tiri in più di loro. Eppoi siamo stati bravi a perdere pochi palloni».

Qual è stato a suo dire il momento che ha dato la svolta a gara 1?

«Le bombe di Beto che ci hanno sbloccato e dato fiducia, dopo che per i primi due quarti avevamo difeso molto bene, ma qualcosa in attacco non funzionava».

L'episodio del fallo tecnico e dell'uscita di Shields rischiava di vanificare tutto. Invece avete saputo reagire in maniera esemplare.

«Quello è stato un momento difficile. Lì la gente ci ha caricato ancora di più e ci ha trascinato. Ma noi eravamo uniti e tutti sul pezzo».

Ora per Trento viene il difficile: riconfermarsi di fronte ad una Sassari vogliosa di prendersi la rivincita.

«Anche due anni fa eravamo sull'1 a 0 per noi, ma in gara 2 facemmo fatica ad adattarci all'intensità che mise in campo il Banco». A frenare facili entusiasmi ci pensa l'assistant coach della Dolomiti Energia, Davide Dusmet . Anche lui con la testa già a gara 2. «Ci servono alcuni aggiustamenti dopo gara 1, ma soprattutto dobbiamo trovare continuità per tutta la partita».

Che match sarà quello di stasera?

«Penso che emotivamente sarà differente rispetto a quello di venerdì, ma per noi continueranno ad essere fondamentali la difesa del loro tiro da tre punti, la pazienza in attacco e la capacità di mettere in campo con maggiore continuità nell'arco della gara la nostra grande fisicità e la nostra notevole intensità difensiva, perché abbiamo un roster fatto di giocatori che trovano energia e ritmo quando capiscono d'aver fatto una giocata importante nella nostra metà campo. In una serie di play-off ogni partita è un match a sé stante, in cui gli aggiustamenti tattici possono fare la differenza».

Se lei fosse Pasquini come lavorerebbe in vista di gara 2?

«Premesso che è un ottimo tecnico e ha due validi vice a cui non posso insegnare nulla, penso che Sassari cercherà di eseguire il piano partita che si era data per gara 1, ma che è riuscita ad eseguire solo per i primi due quarti».

E la Dolomiti Energia cosa dovrà fare?
«A Sassari va tolto il tiro da 3 e questo è già un grande lavoro. Poi dobbiamo continuare a lavorare sul recupero difensivo e impedire ai loro giocatori di accendersi per evitare che prendano confidenza con la partita».
Intanto, dopo gara 1, il giudice sportivo ha inflitto alla Dolomiti Energia una multa di 1.100 euro per il lancio di palle di carta sul parquet e per i «coretti» del pubblico contro gli arbitri.

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