Baldi Rossi: «Ai playoff meglio Sassari per noi»

Meglio Sassari di Avellino o Reggio Emilia. Ad una partita dalla fine della stagione regolare e con i playoff già in tasca la Dolomiti Energia inizia a pensare ai quarti di finale (si comincia venerdì 12 e sabato 13 maggio). Trento deve ancora conoscere sia il suo piazzamento finale che l’avversario del primo turno, ma Filippo Baldi Rossi fa il suo personale elenco delle preferenze relativo alle squadra da incontrare. 

Lui intanto in palestra di Bologna lavora e suda per recuperare dopo l’operazione al menisco del ginocchio sinistro, con - in cuor suo - almeno una piccola speranza di poter dare il proprio contributo alla squadra ancora quest’anno.

Baldi Rossi, come sta procedendo il recupero?

«Sono contento. Il ginocchio sta reagendo bene. Sia il mio ortopedico, il dottor Rocchi, che la Isokinetic di Bologna dove sto facendo la riabilitazione sono contenti di come sta andando. Sto rispettando i tempi, inizio a caricare sul ginocchio, faccio piscina. Diciamo che sto iniziando la parte più bella del recupero...».

Non è che farà a tutti una bella sorpresa tornando in squadra già per qualche partita dei playoff se l’Aquila dovesse superare il primo turno?

«In verità io spingo per il rientro, ma quando sarò pronto ancora non lo so. Mi hanno detto che servono due mesi, ma ogni fisico reagisce diversamente. Quando sarà il “fine lavori” ancora non si può dire».

Un pensierino alla Nazionale lo fa, considerando che per la prima parte della preparazione verranno convocati una ventina di atleti?

«Se salta fuori il mio nome bene, altrimenti da lavorare per conto mio ne avrò comunque».

Torniamo all’Aquila. Che ne pensa del lavoro fatto dalla squadra nelle ultime tre partite dopo il suo infortunio?

«Sono contentissimo di come la squadra ha saputo reagire dopo l’infortunio mio e di Marble. Dopo quella che sembrava una catastrofe hanno tutti preso la situazione per il verso giusto: il coach, i giocatori, i compagni che prima giocavano meno e che però si sono fatti trovare pronti, la società che ha dato una mano trovano un ottimo giocatore come Shavon Shields. Lasciatemi dire che sono molto fiero dei miei compagni perché non è stato un anno facile eppure sono stati bravissimi ad arrivare fino a qui».

Tra una decina di giorni cominceranno i playoff. Trento, che può ancora ambire al quarto posto, incontrerà una tra Sassari, Avellino e Reggio Emilia. Dovesse scegliere, quale avversario preferirebbe trovare nei quarti?

«Secondo me quella che soffre di più contro di noi è Sassari».

Perché?

«Perché Reggio Emilia se è al completo è una squadra profonda, esperta, con lunghi massicci che ci possono mettere in difficoltà. Sassari, invece, è una squadra più simile a noi. Ha un lungo duttile come Lawal su cui il nostro Dustin Hogue può fare un ottimo lavoro. Il suo cambio, Lydeka, si accoppia bene con Lech. Sassari è una squadra che riceve un grosso apporto in termini di punti da Stipcevic e Bell, ma credo che contro i nostri Craft e Forray avrebbero vita molto difficile. Eppoi contro i vari Lighty, Sacchetti e Lacey abbiamo gente come Beto, Sutton, Moraschini... e Flaccadori potrebbe “spaccare” la partita come sa fare lui».

Non ha citato Avellino?

«Vale lo stesso discorso di Reggio Emilia. Solo che Avellino è ancora più forte. Secondo me la Sidigas quest’anno può davvero vincere il campionato».

Forse dimentica che c’è Milano.

«A parte che Milano ha perso qualche colpo, io dico che contro di loro in una partita secca tutte le squadre possono provare a fare bene. In una serie lunga 7 gare, però, servono gioco, rotazioni, esperienza. Tutte cose che Avellino ha a disposizione. Eppoi si è rinforzata con David Logan e Shawn Jones, ha recuperato Ragland e Cusin. Se riuscirà a riportare in forma anche Fesenko per me può davvero mettere in crisi Milano».

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