Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi Quarto di finale Dallapè vs Fondriest Votate il vostro atleta del cuore

di Stefano Parolari

Francesca Dallapè, la trentina che in coppia con la bolzanina Tania Cagnotto ha portato i tuffi azzurri dal trampolino da 3 metri all’eccellenza assoluta ed ha voglia di ritentare l’avventura olimpica a Tokyo 2021, e Maurizio Fondriest, il clesiano campione del mondo in Belgio e poi vincitore di tante tappe importanti, soprattutto la Milano-Sanremo nel suo anno migliore, e che ancora oggi è un testimonial fondamentale per la disciplina su due ruote.

Sono loro che si affrontano in questo quarto di finale del nostro concorso “il miglior sportivo trentino di sempre” per centrare una prestigiosa semifinale.

 

La Dallapè, che è l’ultima sportiva del gentil sesso in corsa per il titolo, ha incitato l’amica Cagnotto, mamma pure lei, a riprendere l’attività poco prima della sospensione per il virus. Francesca è tenace e vorrebbe tanto brillare alle qualificazioni olimpiche (probabilmente in primavera del 2021) contrastando le giovani emergenti Pellacani e Bertocchi (solo una coppia va in Oriente). La trentina e la bolzanina hanno costituito un duo formidabile conquistando l’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 dietro le inarrivabili atlete cinesi, prime delle europee confermando anche la leadership continentali con la bellezza di otto ori su dieci titoli.

Poi la coppia regionale delle meraviglie, nel sincro tuffi, può contare su due medaglie d’argento, a Roma e Barcellona, ai campionati mondiali su sei partecipazioni. Francesca ha quindi intenzione di rimettersi in gioco e le uscite, prima della chiusura degli impianti, a Bolzano hanno dato loro una spinta in più anche se le gare decisive ci saranno nel 2021.

Fondriest è una delle icone del ciclismo trentino assieme a Francesco Moser e Gilberto Simoni, gli ex che nel Trentino hanno accumulato trofei e centrato una carriera di tutto rilievo. Maurizio s’impone agli occhi del mondo in quel Mondiale di Renaix in Belgio che lo vede superare i due rivali che incrociano le loro bici a terra e conquistare il titolo iridato come il Checco. Questa impresa - lui era lì pronto a disputare lo sprint con Criquelion e Bauer dopo tanti chilometri -  servirà moltissimo al noneso che negli anni successivi saprà confermare il suo valore nelle gare di un giorno e di poche tappe.
Il suo ‘93 è un tambureggiante anno di grandi conquiste con il trionfo in schiacciante solitaria alla Milano-Sanremo nel giorno in cui nasce Vittoria, la sua primogenita, quindi il successo nella Freccia Vallone, il dominio assoluto al Giro del Trentino con tre tappe conquistate a raffica. Poi una semitappa e una tappa al Giro d’Italia, un Giro di Polonia.

Maurizio è stato commentatore tecnico a Sky per un periodo con la sua massima competenza e la dimostrazione di un’esperienza di alto profilo. Doti che oggi mette al servizio quale procuratore di Nicola Conci, un giovane trentino al servizio dello “squalo” Vincenzo Nibali alla Trek Segafredo. È lo stesso Conci che esemplifica la forza trascinante di Maurizio: «Mi ha colpito la sua umanità messa al servizio dell’impegno agonistico. Mi seguiva fin da quando ero juniores e i suoi consigli sono sempre state pepite d’oro. Spero di dargli tante soddisfazioni».


 Nel  quarto di finale conclusosi stamattina, 25 giugno alle 6, lo scialpinista e skyrunner Davide Magnini ha sconfitto il ciclista Matteo Trentin con 965 voti contro 893.

 

Tabellone parte destra

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