Coronavirus all'Adria Tour Positivo anche Djokovic

Novak Djokovic positivo al nuovo coronavirus.
Il tennista serbo è stato sottoposto a esami in seguito alla scoperta del cluster di Zara, innescato - come appare ormai chiaro - dall’Adria Tour, torneo benefico organizzato dal campione stesso.

 È stato lo stesso Djokovic, numero uno del tennis mondiale, a comunicare ai giornalisti la sua positività al Covid-19. Oltre a lui, ha detto, è risultata positiva la moglie Jelena, mentre i test effettuati sui figli sono stati negativi. Lui al momento si sente bene e non accusa sintomi, ha affermato. Djokovic ha organizzato l’Adria Tour, un torneo di tennis regionale a scopi benefici, del quale finora vi sono state due tappe, a Belgrado e Zara, in Croazia. Nei giorni scorsi altri tre tennisti che hanno partecipato al torneo sono risultati contagiati  - il bulgaro Grigor Dimitrov, il croato Borna Coric e il serbo Viktor Troicki.

«Subito dopo il ritorno a Belgrado abbiamo effettuato i test. il mio e quello di Jelena sono risultati positivi, quelli dei nostri figli negativi», ha detto Djokovic in conferenza stampa. «Tutto quello che abbiamo fatto, ha aggiunto, è stato fatto con il cuore e con intenzioni sincere. Il nostro torneo aveva un carattere umanitario con l’idea di aiutare i tennisti della regione, per consentire loro di giocare, di guadagnare qualcosa in modo da superare meglio questo difficile periodo». «Abbiamo organizzato il torneo quando il virus si era indebolito, pensando che ci fossero le condizioni per il suo svolgimento. Mi dispiace tantissimo per tutti i casi di contagio. Seguo i consigli dei medici e spero che il numero dei contagiati non crescerà e non vi saranno complicazioni sanitarie. Resterò in autoisolamento per 14 giorni e rifarò il test fra cinque giorni», ha detto Djokovic.


La situazione ora mette i brividi al tennis internazionale che ha in programma di ripartire ad agosto per gettarsi alle spalle il lungo stop dovuto alla pandemia.

Ieri, dopo il bulgaro Grigor Dimitrov, anche il croato Borna Coric è risultato positivo al Covid-19. Lo stesso 23enne di Zagabria, che a Zara aveva giocato proprio contro Dimitrov, ha dato la notizia sui social da Montecarlo, dove risiede e dove è stato controllato al rientro.

Già domenica era saltata la finale tra il n.1 del mondo ed il russo Andrej Rublev. Oltre a quella di Coric, sono emerse le positività di Marko Paniki, uno degli allenatori di Djokovic, e di Christian Groh, allenatore di Dimitrov.

In attesa di conoscere il risultato del tampone al quale si è sottoposto il primo ministro croato Andrej Plenkovic, che sabato era a Zara ed ha incrociato Djokovic, oltre ai croati Marin Cilic e Goran Ivanisevic. «L’incontro è durato due-tre minuti, non ci sono state strette di mano, né un contatto fisico diretto, ma il premier ha comunque deciso di fare il test» è stato riferito dal governo di Zagabria.

Lo stesso Djokovic è subito rientrato a Belgrado per sottoporsi al test, così come la sua famiglia ed i membri dello staff tecnico.

La capitale serba a metà giugno aveva ospitato la prima tappa dell’Adria Tour e ieri la Stella Rossa ha annunciato che cinque giocatori sono risultati positivi. Sabato, in occasione della consegna della coppa ai campioni di Serbia, le immagini tv hanno mostrato lo stadio gremito da 20mila tifosi, quasi zero mascherine ed i giocatori che si abbracciano sul campo e poi vanno a cena insieme senza alcuna precauzione.
Nulla in contrasto con le direttive delle autorità sanitarie locali. Lo stesso Djokovic aveva risposto alle critiche sullo scarso distanziamento sociale evidenziando che nei Balcani il coronavirus era stato ben contrastato. Nessun problema, quindi.
Ma questo era prima... che Dimitrov e Coric annunciassero di essere stati contagiati.
E ora il tennis ha paura.

«Ecco cosa succede  quando non si rispettano i protocolli. NON È UNO SCHERZO» ha twittato l’australiano Nick Kyrgios.

Si teme un catastrofico effetto domino perché all’Adria Tour hanno partecipato anche Dominic Thiem e Alexander Zverev. Quest’ultimo è risultato negativo, così come Cilic e Rublev, i quali hanno annunciato che si metteranno comunque in quarantena per due settimane.

D’altra parte, Thiem ha lasciato i Balcani già da alcuni giorni per andare in Costa Azzurra e prendere parte ad un torneo-esibizione, l’Ultimate Tennis Showdown, con Stefanos Tsitsipas, Matteo Berrettini e David Goffin.

comments powered by Disqus