Il tennis mondiale si ferma Madrid annulla il torneo

Lo stop dell’Atp e della Wta per coronavirus fino al 7 giugno ridisegna la collocazione cronologica dei tornei di tennis, anche se non sempre è possibile ipotizzare nuove date. E così è di oggi la notizia che Madrid ha deciso per quest’anno di rinunciare al proprio torneo Masters, dando appuntamento al 2021. Gli organizzatori spagnoli, infatti, hanno deciso di non spostare la data dell’evento che avrebbe dovuto precedere gli Internazionali di Roma (4-17 maggio), andando in scena fra il primo e il 10 maggio.

Il Roland Garros, invece, è stato posticipato e anche Roma adesso è in cerca di una nuova data. Tempi bui, dunque, per i tornei sulla terra rossa. E la stagione del tennis non era cominciata nel migliore dei modi, dal momento che gli Australian Open, a Melbourne, avevano rischiato l’annullamento dopo l’emergenza incendi che aveva paralizzato la terra dei canguri e reso l’aria irrespirabile fino alla Nuova Zelanda.

A questo punto l’obiettivo dell’Associazione tennisti professionisti è di tornare in campo sull’erba di Wimbledon, cercando quanto più possibile di ridisegnare la mappa dei tornei, con Montecarlo, Estoril, Ginevra e Lione in cerca di una nuova sistemazione. Lo stop per coronavirus ha naturalmente congelato i punti del ranking mondiale, oltre ai sontuosi premi.

Quest’ultimo provvedimento ha contrapposto gli orientamenti di tre grandi assi della racchetta come Novak Djokovic, Rafa Nadal e Roger Federer, che - più o meno indirettamente - si sono accusati l’un l’altro di nutrire delle preferenze per questo o quell’altro torneo. Sullo sfondo c’è il ranking che, dopo la vittoria in Australia, premia proprio “Nole”.

Per quanto riguarda le donne, oltre agli appuntamenti di Madrid e Roma, sono stati al momento cancellati anche Strasburgo e Rabat. Neppure i Challenger e i tornei Itf verranno giocati.
L’Atp e la Wta sono stati chiari, bacchettando gli organizzatori francesi che, agendo in anticipo, hanno collocato il Torneo di Parigi dal 20 settembre in poi, in concomitanza con altri appuntamenti. «Non è il momento di agire unilateralmente, ma all’unisono. Tutte le decisioni prese sono state condivise e discusse con Atp, Wta, Itf, Aeltc, Tennis Australia e Usta», il monito dei dirigenti mondiali del tennis.

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