Il Settebello azzurro fa flop male agli Europei, ma la testa è già alle Olimpiadi di Tokyo

Il Settebello campione del mondo fa flop all’Europeo di pallanuoto di Budapest, battuto nei quarti 10-8 dal Montenegro, imitando a a 24 ore di distanza la sorte delle ragazze, anche loro fermate sulla soglia della semifinale, ma dalla Russia. La squadra campione del mondo in carica, già col pass per per le Olimpiadi in tasca, paga un deludente 3/16 con l’uomo in più e rimane ancora una volta fuori dal podio europeo. L’ultima medaglia, un bronzo, risale al 2014, conquistata proprio a Budapest ma ora l’obiettivo è un altro. Il ct, Alessandro Campagna, aveva avvertito i suoi del rischio Montenegro ma non fa drammi, invitando a «resettare quanto fatto di buono, analizzare gli errori commessi e prepararsi al meglio e con maggiore umiltà ai prossimi impegni, soprattutto alle Olimpiadi».
Nella sua analisi, il tecnico azzurro sottolinea quelle che sono state le carenze: «Bisognava essere più concentrati dall’inizio alla fine e in superiorità numerica è andata malissimo - spiega -. Non solo. Abbiamo anche incassato alcuni gol evitabili dalla distanza ed a uomini pari. Noi confermiamo che a gennaio non giochiamo bene ed abbiamo un passo inferiore rispetto all’estate. Questo è un dato di fatto». Non sono mancati i complimenti all’avversario, che «ha giocato una gran partita, limitando le nostre caratteristiche: Evidentemente ci hanno studiato molto bene. Peccato, nulla da rimproverare ai ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine. È la legge dello sport».
Forse anche una differenza di motivazioni ha inciso, come ricorda il capitano azzurro, Pietro Figlioli: «Loro si stanno giocando la qualificazione olimpica, ma hanno capitalizzato i nostri errori e sono andati avanti, alla fine anche di tre gol - dichiara - Giocare dovendo sempre rincorrere il risultato, diventa un’altra partita. Questo match deve essere un punto di riferimento per crescere, migliorare e non commettere più certi errori in futuro». Dai parziali (3-3, 3-4, 1-2, 1-1) emerge una partita equilibrata, come però non è in vasca, dato che il Montenegro sfrutta meglio le superiorità (5-12) e non sbaglia i rigori come invece capita all’Italia. Nell’ultimo quarto, finiti a -3, gli azzurri provano un’ultima reazione proprio con Figlioli che segna il 10-8 a metà tempo, ma il Montenegro sterilizza la gara e si assicura l’accesso alla semifinale. Per l’Italia, il sogno continentale è ancora rimandato.

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