Schwazer non si arrende: «La speranza di andare a Tokyo c'è ancora»

Alex Schwazer non si arrende. «Sì la speranza di andare a Tokyo c’è. È solo stata rigettata dal tribunale di Losanna la richiesta di sospensiva urgente, non quella ordinaria, - dichiara l’atleta altoatesino - quindi andiamo avanti per la nostra strada molto fiduciosi. Si faranno altri esami a livello giudiziario che potremmo poi inserire nel procedimento in Svizzera. Non ho perso per niente la fiducia, anzi. Io mi alleno. Mi sono allenato questa mattina, ci credo ma non è una ossessione, non lo è mai stata. Sono squalificato fino al 2024 quindi ci proviamo, quello che per me è la cosa più importante è uscire innocente dal procedimento giudiziario qui a Bolzano. Poi io continuerò ad allenarmi, farò dei test con il mio allenatore e cercheremo di fare il meglio possibile nella richiesta a Losanna».

Il marciatore altoatesino Alex Schwazer questa mattina era in tribunale a Bolzano per l’incidente probatorio con cui il giudice intende verificare la disponibilità di Wada e Iaaf a fornire 50 campioni anonimi di urina di atleti risultati positivi al testosterone per verificare se l’assunzione della sostanza possa causare una elevata e poco comune concentrazione di Dna nel campione stesso, come avvenuto nella provetta che ha portato alla squalifica di Schwazer.

 

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