Precipita 200 metri e muore Brad Gobright, un mito dell'arrampicata free solo

E’ morto precipitando da una parete in Messico il leggendario arrampicatore americano Brad Gobright. Con Alex Honnold era considerato uno dei mostri sacri del cosiddetto «free solo». Gobright è morto dopo essere precipitato per più di duecento metri dalla parete del Sendero Luminoso, sul El Potrero Chico.

La dinamica dell’incidente non è chiara ma pare fosse impegnato in una discesa in corda doppia assieme ad Aidan Jacobson (anche lui caduto, ma sarebbe riuscito a fermarsi su una cengia sottostante ed è rimasto ferito a una caviglia).

Un testimone oculare che si trovava in parete sopra di loro ha spiegato che al momento dell’incidente i due climber stavano utilizzando una corda da 80 metri alla cui estremità non avevano fatto il nodo. Può essere che Godbright sia arrivato a fine corsa e si sia «sfilato».

Aveva 31 anni ed era entrato di diritto nell’olimpo dell’arrampicata nel 2017 quando, assieme a Jim Reinholds, aveva salito in velocità il celebre Nose su El Capitan, a Yosemite, stabilendo il nuovo record di 2 ore 19 minuti 44 secondi in free solo.

Record battuto l’anno successivo dalla coppia Alex Honnold-Tommy Caldwell (con circa 20 minuti di scarto), come racconta la pellicola «The Nose Speed Record». Gobright voleva riprendersi il record e anche questa ultima impresa faceva parte dell’allenamento in vista del nuovo attacco al Nose.

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