Rio, Donati: se da Tas arriverà l'ok tutti temeranno Alex Schwazer

Parla l'allenatore dell'atleta altoatesino

In attesa dell’udienza davanti al Tas, prevista per l’8 agosto a Rio de Janeiro, e del conseguente giudizio sull’ammissibilità di Alex Schwazer alle Olimpiadi, è tornato a parlare, senza peli sulla lingua l’allenatore dell’azzurro Sandro Donati, da sempre in prima linea nella lotta al doping.

«Il controllo effettuato a Capodanno coincide con un piccolo particolare. In quei giorni il laboratorio antidoping di Colonia è chiuso per festa. Chi ha disposto il controllo su Schwazer sapeva già che fino al 2 gennaio avrebbe avuto possesso dei campioni. Questo è il buco nero: è il tempo e il luogo individuato da noi per la possibile manipolazione. Da qui è stato distrutto l’atleta; ora siamo alla normalizzazione finale», ha detto Donati, fiducioso in vista dell’udienza davanti al Tas.

Quanto raccontato dall’allenatore italiano è al centro della strategia difensiva del marciatore azzurro. «Se risolviamo tutto nell’udienza di Rio gli avversari dovranno fare i conti con Schwazer», ha concluso Donati.

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