Tania Cagnotto e virus Zika: «Precauzioni ma niente paura»

La tuffatrice è a Rio per le qualificazioni olimpiche

La preoccupazione c’è, l’attenzione pure perché vengono prese tutte le precauzioni possibili, ma il virus Zika, che ha colpito pesantemente il Brasile, sembra non spaventare più di tanto gli atleti italiani che si trovano nel Paese sudamericano per partecipare alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio di agosto.

«Non si percepisce molta paura, cerchiamo solo di stare attenti» spiega la campionessa mondiale di tuffi Tania Cagnotto, oro nel trampolino da un metro a Kazan.

Sembrano essere scomparsi in timori espressi in un’intervista alla vigilia della partenza. Si era detta preoccupata, visto il suo desiderio di avere un figlio (e Zika è considerato pericoloso prorpio per le donne gestanti). «Avevamo sentito molto parlare di Zika e ci siamo informati prima di partire - aggiunge la campionessa, in forza alle Fiamme Gialle e alla Bolzano nuoto - stiamo prendendo tutte le precauzioni possibili: ci spruzziamo l’antizanzare ogni volta che usciamo, vestiti lunghi quando si può. Ma non ci stiamo disperando».

La tuffatrice italiana spiega di sentirsi «abbastanza tranquilla» anche relativamente ai giochi olimpici, che si terranno in agosto, periodo dell’anno in cui tra l’altro in Brasile è inverno e la trasmissione del virus, diffuso anche con le punture di zanzara, dovrebbe essere più limitata. «Per me la gara importante sarà solo il sincro. Il 20 febbraio - conclude - dobbiamo qualificarci per le Olimpiadi ancora. Nell’individuale sono già qualificata».

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