Sinner torna in campo: «Ho cambiato un po' di cose, ma serve tempo»
Il fuoriclasse altoatesino torna a impugnare la racchetta a Pechino: «Il corpo è in buona forma. Anche la mente. Ho avuto un buon periodo di riposo»
PECHINO. Jannik Sinner non nasconde la soddisfazione di impugnare ancora la racchetta in un appuntamento ufficiale. «E' fantastico tornare di nuovo a un torneo», ha detto il tennista azzurro, alla vigilia del suo esordio all'Atp500 di Pechino. Dopo gli Us Open e la delusione della finale persa contro l'arcirivale spagnolo Carlos Alcaraz, «il corpo è in buona forma. Anche la mente. Ho avuto un buon periodo di riposo», mentre ci sono stati «un po' di cambiamenti, ma serve tempo» per rendere il suo gioco ancora più efficace e competitivo.
«Sì, ci stiamo preparando nel miglior modo possibile. Certo, il primo turno non è mai facile (c'è il croato Marin Cilic, ndr) in nessun torneo», ha detto in conferenza stampa al Beijing Olympic Green Tennis Center. «Sono molto felice di essere qui. Ovviamente, non vedo l'ora di giocare di nuovo qui in Cina e vedere come va». Sinner si riaffaccia a Pechino dove due anni fa, vincendo il torneo, iniziò la sua cavalcata verso il vertice del ranking mondiale e il primo Slam agli Australia Open.
Lo scorso anno, invece, la finale al cardiopalmo la vinse Alcaraz al tiratissimo tie-break del terzo set, altra tappa di una rivalità destinata a durare a lungo. Il tennista altoatesino non ha nascosto, con la stessa onestà, che sta lavorando sui dubbi emersi dalla sconfitta sul sintetico dell'Arthur Ashe Stadium, legati alla necessità di rivedere un gioco “prevedibile”. Il tutto in risposta alla sfida a distanza con Alcaraz che a Tokyo, impegnato all'Atp500 dopo il trionfo di New York, ha definito quella attuale la sua "migliore" stagione e ha detto di attendersi diversi cambiamenti dal suo rivale anche in vista di un possibile scontro all'Open di Shanghai dove entrambi giocheranno. «So che Sinner cambierà le cose riguardo alla finale degli Us Open. È la stessa cosa che ho fatto io dopo aver perso contro di lui un paio di volte - ha aggiunto Alcaraz che affronterà l'argentino Sebastian Baez -. La nostra rivalità sta migliorando, e penso che sia fantastico per il tennis».
Sinner, da parte sua, ha rimarcato che «serve sicuramente un po' di tempo per mettere tutte le cose al posto giusto, però stiamo lavorando molto duramente, in modo giusto e molto equilibrato». L'impegno è di essere «un giocatore migliore». «La risposta è stata sempre sul campo, però stiamo lavorando, per fare tutte le cose nel modo migliore: poi se sono migliore a Shanghai o un po' dopo cambia relativamente poco», ha notato.
Cambiare e adattare, ma senza snaturare: «Non devo e non voglio dimenticare la mia identità che è fondamentale per essere un giocatore forte. Però, come ho già detto, devo mettere qualcosina dentro e poi vediamo cosa posso fare». La rivalità “Sincaraz” è ora la più grande nel tennis maschile, ma Roger Federer, il “maestro”, ha avvertito che i tornei sono meno interessanti. Parlando a margine della Laver Cup, l'ex numero uno mondiale ha obiettato che c'è bisogno di cambiare le superfici di gioco per aumentare la competizione. Ha accusato i direttori di torneo di dare una mano a Sinner e Alcaraz.
Sul tema, l'azzurro ha convenuto che c'era poca varietà nelle velocità di gioco nel tour. «Abbiamo situazioni di gioco più o meno simili in campo, sì. È così da molto tempo», ha detto. «Non so se ci sarà un cambiamento o meno. Sono solo un giocatore che cerca di adattarsi nel miglior modo possibile». Intanto, sempre a Tokyo, Matteo Berrettini rompe il digiuno di vittorie dopo oltre quattro mesi e torna a sorridere. Il tennista romano ha superato il primo turno dell'Atp500, piegando in due set lo spagnolo Jaume Munar (6-4 6-2). Agli ottavi è atteso dal vincente del match tra Casper Ruud, testa di serie numero 4, e la wild card giapponese Shintaro Mochizuki.