Ciclismo

Maxi caduta al Giro: ritirati Jai Hindley e Fabio Van den Bossche

Attimi di paura nella sesta tappa, da Potenza a Napoli: a 70 km dall'arrivo numerosi i corridori finiti a terra sull'asfalto scivoloso per la pioggia, neutralizzati i distacchi, vittoria in volata per Kaden Groves, mentre Pedersen conserva la maglia rosa

ROMA - Una caduta generale al centro del gruppo, con diversi corridori finiti a terra, causata dall'asfalto viscido per la pioggia, ha portato alla decisione della giuria di neutralizzare, inizialmente dietro la vettura della direzione, la sesta tappa del Giro d'Italia, da Potenza a Napoli lungo 227 chilometri. 

Tra i coinvolti Jai Hindley, vincitore del Giro nel 2022, che appariva sotto choc e si è ritirato dalla corsa salendo a bordo di un'ambulanza. La maxi caduta ha portato al ritiro per infortunio  anche di Fabio Van den Bossche e altri cicllisti.

Al momento dello stop erano in fuga Paleni e Van der Hoorn e a loro erano stati concessi i 50" di vantaggio sul gruppo. Non ci saranno abbuoni o distacchi in classifica.

L'australiano Kaden Groves, 26enne portacolori della Alpecin Deceuninck ha poi vinto tappa. 

Dalla caduta (qui nelle immaigni di Rai Sport) in poi, a meno 70 km dal traguardo, la giuria ha prima fermato il gruppo, successivamente ha deciso di far ripartire la corsa senza considerare i distacchi in classifica ma assegnando soltanto la vittoria di tappa (annullati anche abbuoni intermedi e punti per la maglia ciclamino). 

Enzo Paleni (Groupama - FDJ) e Taco van der Hoorn (Intermarché - Wanty) sono stati riassorbiti nel chilometro finale da chi ha deciso di fare la volata, sul traguardo Groves ha beffato tutti. 

Mads Pedersen ha scelto di rallentare il ritmo insieme ai suoi compagni di squadra per evitare ulteriori pericoli: il danese rimane in maglia rosa, con 17 secondi di vantaggio su Primoz Roglic. 

Domani la settima tappa, la Castel di Sangro - Tagliacozzo di 168 km, col primo arrivo in salita che potrebbe già dare qualche indicazione per la lotta finale.

"Devo dire che ai corridori abbiamo solo riferito che avremmo dato una partenza nuova, con gli stessi distacchi che c'erano prima, non c'è stata nessuna discussione, abbiamo sentito quanto era accaduto, considerando che gli asfalti diventano impraticabili in posti di mare abbiamo preso questa decisione, in modo tale di evitare di perdere ciò che il Giro può dare", ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport il direttore di corsa Mauro Vegni. "Capita sempre, soprattutto dove c'è il mare vicino, non abbiamo voluto rischiare, purtroppo ci sono corridori importanti che sono caduti, domani ripartiremo nuovamente".

[foto credits: Rai Sport]

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