Mondiali / Calcio

Croazia sul podio, Marocco saluta a testa alta: è 2-1 nella finalina, altra medaglia per il fuoriclasse Modric

Se i vari Hakimi, Amrabat, Ounahi hanno posto le basi per un futuro da prima fila, la medaglia è il giusto premio per il Pallone d'oro 2018, che ancora una volta ha saputo guidare i suoi alla vittoria

DOHA. Il Marocco ha scritto la storia, la Croazia si è confermata sul podio mondiale. Un grande risultato in Qatar per le protagoniste della finale del terzo posto, traguardo più che meritato sia dalla nazionale rivelazione del torneo, diventata l'orgoglio di un continente, sia dalla selezione di un piccolo Paese capace di restare ai vertici e di onorare l'ultima passerella mondiale del suo fuoriclasse, Luka Modric. Se i vari Hakimi, Amrabat, Ounahi hanno posto le basi per un futuro da prima fila, la medaglia è il giusto premio per il Pallone d'oro 2018, che ancora una volta ha saputo guidare i suoi alla vittoria.

Il 2-1 finale va anche un po' stretto al Marocco, che fino all'ultimo ha lottato per portare la sfida oltre il 90', ma la Croazia ha comunque meritato di imporsi in un match al Khalifa International molto più combattuto e piacevole di quello conclusosi 0-0 nella fase a gironi, quando il futuro era ancora tutto da scrivere. In campo sono scese due squadre piuttosto rimaneggiate rispetto a quelle che avevano giocato le semifinali. Il ct croato, Zlatko Dalic, ha effettuato cinque cambi, inserendo Majer a centrocampo al posto di Brozovic, Stanisic e Sutalo in difesa nonchè Orsic e Livaja in attacco.

A dirigere l'orchestra, Modric, alla 162esima presenza in nazionale e alla settima partita consecutiva in Qatar, primato per un giocatore di movimento di oltre 37 anni in un Mondiale. Sull'altro fronte, Walid Regragui, ha dovuto mettere mano alla difesa data l'assenza dei centrali Saiss e Aguerd, decisivi nello straordinario percorso del Marocco, affidandosi a El Yamiq e a Dari. Tra i titolari, a centrocampo, è stato inserito El Khannouss, Ounahi è rimasto in panchina, mentre in attacco confermati Zyech, En Nesyri e Boufal. Il risultato si è sbloccato subito, ma in un botta e risposta tra difensori. Al 7', Modric ha pescato Perisic sulla sinistra che di testa ha prolungato per l'accorrente Gvardiol, il quale in tuffo ha deviato sempre di testa il pallone nell'angolino alla destra di Boubou. Solo 2' dopo, è arrivato il pareggio dei marocchini, ma l'assist decisivo è stato di Majer, che ha prolungato all'indietro una punizione di Zyech liberando davanti alla porta Dari, preciso nel deviare in rete.

Si è dovuto aspettare il finale del tempo per rivedere la Croazia in vantaggio, con Orsic che ha approfittato di una palla persa a metà campo da El Khannouss e con un delizioso pallonetto ha beffato Bounou. L'attaccante croato è andato ancora vicino al gol pochi istanti dopo l'inizio della ripresa, ma il Marocco non si è fatto più sorprendere e ha di continuo cercato il pareggio, anche se la Crozia ha recriminato per un intervento di Amrabat su Gvardiol, ancora lui, lanciato in area. Non c'è stato l'intervento della Var e poco dopo Livakovic ha fatto un mezzo miracolo per bloccare un tiro da distanza ravvicinata di En-Nesyri.

Nel recupero, il portiere croato non avrebbe potuto far nulla su un colpo di testa di En Nesyri da due passi, ma il pallone ha sfiorato la traversa, cancellando le ultime speranze del Marocco. Ma nulla lo sarà di quanto hanno fatto vedere i rossoverdi in questi Mondiali.

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