Mondiali / Semifinali

L'Argentina annienta la Croazia e ora attende la vincente tra Marocco e Francia

L'Albiceleste di Messi e Alvarez travolge un undici balcanico in versione impalpabile. Sono la Pulce e l'attaccante del Manchester City, che si guadagna un rigore e poi segna una splendida doppietta, a portare per mano i latinoamericani

TRENTO. Cuore, anima e tanta tanta tecnica. L'Argentina di Messi e Alvarez annienta una Croazia impalpabile e vola in finale ai Mondiali in Qatar dove ad attenderla ci sarà la vincitrice dell'altra semifinale tra Francia e Marocco.

Sono la Pulce e l'attaccante del Manchester City, che si guadagna un rigore e poi segna una splendida doppietta, a portare per mano l'Albiceleste che dopo una prima fase di studio si scatena e travolge la retroguardia avversaria con un penalty firmato dal Dieci del Psg e i gol del 2-0 e 3-0 tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo del 22enne di Calchín.

La reazione di Modric e compagni non arriva e per la formazione guidata da Scaloni può cominciare la festa per la partita di domenica prossima conquistata per scrivere la storia. Nella formazione della Croazia confermate le ipotesi della vigilia sulla squadra che Dalic manda in campo. Kramaric terminale offensivo con Perisic e Pasalic a supporto.

Per l'Argentina Scaloni tiene ancora in panchina Di Maria e opta per l'avanzamento di De Paul dietro Messi (che così eguaglia il record di presenze in un Mondiale, 25, detenuto dal tedesco ed ex Inter Lothar Matthaüs) e Alvarez. Gioca a centrocampo Paredes con Fernandez e MacAllister, mentre l'interista Lautaro è fuori dall'undici titolare.

Partenza all'insegna del tatticismo al Lusail Stadium di Al Daayen sotto la direzione dell'arbitro italiano Daniele Orsato: più che una partita di calcio sembra una sfida a scacchi con le difese a trionfare nella distruzione del gioco. Nemmeno Messi riesce a superare con i suoi assist la retroguardia croata, mentre il primo vero tiro in porta poco prima della mezz'ora è di marca argentina: ci prova Enzo Fernandez con una conclusione da fuori area, angolata ma debole e parata facilmente da Livakovic.

La risposta della Croazia non si fa attendere e arriva con una bella azione che inizia a destra e si sviluppa a sinistra con Perisic che rientra e prova la conclusione di destro, palla oltre la traversa. Sul capovolgimento di fronte, come un fulmine a ciel sereno, l'Albiceleste passa in vantaggio grazie al suo condottiero Lionel Messi che diventa anche il miglior marcatore della storia dell'Argentina ai Mondiali di calcio con 11 gol: palla in profondità per Alvarez che, tenuto in gioco da Lovren, prova a passare e sullo slancio viene steso. Rigore netto, realizzato dalla Pulce. Pochi minuti e l'Argentina raddoppia con Alvarez che dopo il penalty si guadagna pure il 2-0: contropiede 'coast to coast' dell'attaccante del Manchester City che corre palla al piede per 50 metri, vince un rimpallo e batte Livakovic per il raddoppio albiceleste.

La prima frazione si chiude così dopo il 3-0 sfiorato da Messi e compagni e un'occasione per il 2-1 della Croazia.

Si riparte con tre sostituzioni di Dalic che punta a cambiare l'indirizzo del match: escono Sosa, l'atalantino Pasalic e l'interista Brozovic, entrano Vlasic, Orsic e Petkovic. La Croazia non graffia e il 3-0 Argentina è già nell'aria: Messi a un passo dal raddoppio smarcato da una bella triangolazione a due passi dalla porta croata.

A chiudere la partita ci pensa, però, di nuovo Alvarez: straordinaria azione dell'asso del Psg che semina gli avversari sulla destra, entra in area e scarica un pallone d'oro per il numero nove che non deve fare altro che mettere dentro il gol del 3-0.

Match chiuso, finale conquistata e via ad una girandola di sostituzioni con in campo anche il romanista Paulo Dybala ad un passo dal poker. Per il 4-0 non c'e' più tempo, ma ne resta e molto agli argentini per godersi una finale strameritata dove, c'è da giurarci, sognano di trovarsi di fronte uno storico Marocco piuttosto che la Francia campione uscente di Kylian Mbappé.

Argentina (4-4-2): E. Martinez; Molina (41' st Foyth), Romero, Otamendi, Tagliafico; E. Fernandez, Paredes (17'st Lisandro Martinez), Mac Allister (41' st Correa); De Paul (29' st Palacios); Messi, Alvarez (29' st Dybala). (1 Armani, 12 Rulli, 6 Pezzella, 11 Di Maria, 16 Almada, 18 Rodriguez, 22 Lautaro Martinez). All.: Scaloni

Croazia (4-3-3): Livakovic: Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa (1'st Orsic) ; Modric (36' st, Majer), Brozovic (5' st, Petkovic) Kovacic; Pasalic (1'st Vlasic), Perisic; Kramaric (27' st Livaja). (12 Grbic, 23 Ivusic, 2 Stanisic, 3 Barisic, 5 Erlic, 17 Budimir, 21 Vida, 24 Sutalo, 25 Sucic, 26 Jakic).All.: Dalic Arbitro: Daniele Orsato (Ita)

Reti: 34' pt Messi (rig), 39'pt e 25' st Alvarez Angoli: 4-2 per la Croazia Recupero: 4' e 5' Ammoniti: Livakovic, Romero, Otamendi per gioco scorretto, Kovaciv per proteste Note: al 35' del pt espulso per proteste dalla panchina il collaboratore di Dalic, Mario Mandzukic Spettatori 88966.

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