Mondo / Il caso

Qatar, tifosa iraniana mostra maglia dedicata a Masha Amini: censurata allo stadio, ma virale sul Web

Il gesto per ricordare la giovane uccisa dalla polizia e diventata simbolo della rivolta democratica nella repubblica islamica. Oggi, alla partita Iran-Galles, sugli spalti la manifestazione di una ragazza che aveva le lacrime nere dipinte in volto: la sicurezza l'ha costretta a rimuovere la maglia

ROMA. L'Iran canta l'inno e vince "per il popolo", ma la protesta delle donne di Teheran arriva anche sugli spalti dei mondiali.

Mentre la Nazionale di Quieroz batteva il Galles cullando così il sogno di passare il girone e in patria scoppiava una festa popolare per le strade, allo stadio Ahmad Bin Ali dove si è giocata la sfida del gruppo B, una tifosa iraniana ha mostrato la maglia della nazionale con la scritta "Masha Amini 22", per ricordare la giovane curdo-iraniana arrestata e uccisa perché non portava il velo in modo "appropriato" e diventata simbolo della rivolta che ormai da settembre infiamma il Paese.

La ragazza in tribuna ha fatto in tempo a farsi immortalare, lei con la bandiera dell'Iran a forma di cuore dipinta sulla fronte e gli occhi truccati che grondavano lacrime nere, prima che la sicurezza la costringesse a rimuovere la maglia esposta.

Mondiali, sugli spalti una ragazza iraniana ricorda l'uccisione di Masha Amini

La politica è ancora protagonista ai Mondiali di Qatar 2022. A differenza dell'esordio contro l'Inghilterra, i giocatori dell'Iran hanno cantato l'inno nazionale prima della partita con il Galles. Sugli spalti la protesta ha preso le forme di una tifosa persiana con le lacrime nere dipinte in volto che ha mostrato una maglia dell'Iran con la scritta 'Masha Amini 22', per ricordare la ragazza arrestata perché non portava il velo in modo 'appropriato' e morta tre giorni dopo in ospedale.

La censura del Qatar però non ha impedito che quella foto facesse il giro del mondo: e allo stadio altre giovani persiane hanno mostrato con orgoglio i colori del loro Paese con messaggi inneggianti alla libertà delle donne. Intanto sul campo il Team Melli ha battuto il Galles di Bale che non giocava il mondiale da 64 anni e tutti i giocatori hanno dedicato il successo al loro Paese.

"Questi due gol sono per il popolo iraniano e per i tifosi che sono venuti qui - le parole del centrocampista Saeid Ezatolahi - Abbiamo mostrato al mondo il nostro potenziale. Dopo il ko contro l'Inghilterra avevamo promesso di reagire e lo abbiamo dimostrato".

Il ct che da subito ha cercato di fare scudo sui suoi giocatori chiedendo rispetto per un popolo che vanta 3000 anni di storia. "Queiroz ci aveva detto di non preoccuparci e di cercare di ottenere un buon risultato contro il Galles per rendere felici le persone. Lottiamo per loro e cerchiamo di renderle felici", ha aggiunto il difensore Morteza Pouraliganji. Una vittoria al mondiale che certo non cancella la repressione: ma il popolo di Teheran è vivo e la maglia per Masha ha battuto anche la censura del Qatar.

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