Sport / Volley

Le azzurre dopo la prima sconfitta ai Mondiali (2-3 dal Brasile) scendono in campo contro il Giappone

Continua il percorso di Egonu e compagne, protagoniste ieri di un match interminabile e tiratissimo all'Ahoy Arena di Rotterdam, contro un'altra delle formazioni in corsa per il gradino più alto del podio iridato

TRENTO. Le azzurre del ct Mazzanti tornano in campo oggi, alle 14.15, per la sfida contro il Giappone, dopo la prima sconfitta ai mondiali, ieri, in un avvincente e serrato confronto con le brasiliane.

Un match che in questa fase ancora di qualificazioni (in vista poi degli abbinamenti per i quarti), ha messo di fronte due delle pretendenti al titolo iridato.

Due punti soltanto, dopo quattro set, un tie break e oltre due ore e mezzo di gioco, dividono la squadra vincitrice da quella sconfitta, che per la prima volta, ai Mondiali di pallavolo femminile 2022, è l'Italia di Davide Mazzanti.

A interrompere a quota cinque la striscia vincente delle azzurre, nella prima partita della seconda fase del torneo iridato, è il Brasile, che si impone 3-2 (25-20, 22-25, 22-25, 25-21, 17-15).

Egonu e compagne restano in testa al gruppo E con 16 punti ma non possono distrarsi perchè domani affronteranno una rivale insidiosa, il Giappone che a sua volta ha subito fin qui una sola sconfitta. All'Ahoy Arena di Rotterdam, dopo un primo set complicato, le campionesse d'Europa sono salite di livello nel secondo e terzo, mettendo in campo doti tecniche e carattere. Il Brasile ha risposto nel quarto e così il match è andato al tie-break, dove a imporsi è stata la nazionale verdoro.

"Nel quarto set abbiamo tolto il gas dal piede in battuta e lì abbiamo fatto tornar fuori loro e la loro qualità. Nel gioco lungo sono state più pazienti e ordinate", spiega il ct. "Non sono preoccupato, sono centrato su quello che dobbiamo fare perchè torniamo subito in campo, è questo il primo pensiero. Col Giappone - aggiunge Mazzanti -, servirà tanta qualità in attacco, più di quella di stasera".

Contro le sudamericane, la formazione è quella vista contro l'Olanda: Orro in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Bosetti e Pietrini, centrali Chirichella e Danesi, libero De Gennaro, anche se durante il match trova largo spazio Myriam Sylla. Nel primo set le azzurre soffrono l'ottima fase difensiva delle brasiliane, che mantengono sempre un certo vantaggio impedendo loro di rientrare e chiudendo la partita con un netto divario. La reazione arriva immediatamente nel secondo parziale, quando l'Italia spinge forte e le vice campionesse olimpiche perdono terreno. Pietrini ed Egonu (37 punti per le, ma anche vari errori) vanno a segno ripetutamente, però il Brasile si fa sentire a muro accorciando le distanze si accorciate. Il nuovo allungo azzurro è firmato da Pietrini ma la formazione verdeoro, complici alcuni cambi, torna in partita, finchè Sylla con un gran difesa regala a Egonu la possibilità di contrattaccare e chiudere il set.

Il Brasile parte forte nel terzo set ma Danesi a muro suona la carica rimettendo il punteggio in equilibrio e quindi ancora Silla, con una serie di gran attacchi, lancia la fuga decisiva. Nel quarto parziale nessuna delle due formazioni si mostra disposta a mollare e l'equilibrio dura finché Gabi (30 punti) inanella una serie di punti spingendo avanti le sudamericane.

L'Italia con carattere inizia una rimonta che riporta sotto ma un challenge molto contestato dalle azzurre, 'floor touch' la chiamata arbitrale, segnato la fine della rincorsa per la nazionale tricolore. Nel tie-break, dopo l'equilibrio iniziale, il primo allungo è firmato dalle brasiliane. Le azioni successive vedono le ragazze di Mazzanti tentarle tutte per recuperare ma la lunga sfida premia la formazione sudamericana.

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