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È un'Italia da favola: campione del mondo, Polonia travolta. C'è una nuova generazione di fenomeni del volley

Prestazione stellare degli azzurri sul campo dei campioni del mondo in carica: trionfa la nazionale con diversi giocatori targati Trentino. Grande trascinatore il capitano Simone Giannelli, premiato come Mvp del torneo. È il quarto titolo iridato nella storia azzurra, dopo i tre consecutivi degli anni Novanta, quando giocava anche l'attuale ct De Giorgi

LE IMMAGINI Una gara fantastica, polacchi ko in casa

TRENTO. L'Italia è campione del mondo di volley: battuta 3-1 la Polonia in finale a Katowice: 22-25 25-21 25-18 25-20 i parziali.

Gli azzurri del ct De Giorgi, trascinati da uno stellare Simone Giannelli, hanno perso il primo set malgrado fossero avanti nella fase finale, poi hanno condotto i successivi tre parziali, mentre i polacchi mostravano crescenti segni di offuscamento del gioco di squadra, sotto la forte pressione italiana.

Alla fine anche i 12 mila tifosi biancorossi dell'arena di Katovice hanno applaudito la nazionale italiana, un gruppo giovane, spavaldo, spensierato ma coincentrato sul gioco.

Un gruppo nel quale oggi, accanto al palleggiatore ex Itas, ha brillato lo schiacciatore calabrese/trentino Daniele Lavia. Ma tutti hanno giocato una partita straordinaria, come quelle precedenti in questo cammino meraviglioso, dall'opposto imprendibile Yuri Romanò ai centrali, al libero Balaso, autore stasera di ricezioni e difese da grande campione.

Premiati come miglior giocatori nei ruoli fra i palleggiatori Giannelli (Perugia), come centrale il trentino Gianluca Galassi (in forza al Milano), il libero Fabio Balaso (Lube).

Ma Simone Giannelli è stato premiato anche come Mvp del torneo.

Volley, l'oro mondiale dell'Italia: scritta una pagina di storia

Una prova granitica, come quelle precedenti nel torneo iridato e alla fine gli avversari si inchinano alla giovane Italia di Fefè De Giorgi, trascinata da capitan Simone Giannelli, premiato anche come miglior palleggiatore e miglior giocatore del torneo

Per l'Italia si tratta del quarto titolo iridato dopo i tre successi consecutivi conquistati tra il 1990 e il 1998.

LA CRONACA

La squadra di Ferdinando De Giorgi, regina d'Europa un anno fa, firma un'altra impresa storica e batte la Polonia bicampione in carica nel suo palazzetto, a Katowice, davanti ai tifosi avversari, per 3-1 (22-25 25-21 25-18 25-20).

Con un Simone Giannelli stellare, vero capitano e trascinatore degli azzurri nel momento più difficile, nel secondo set, l'Italia ha giocato una finale quasi perfetta, mostrandosi superiore ai padroni di casa. L'unico passaggio a vuoto a fine primo set: avanti 21-17, gli azzurri hanno subito le battute di Bieniek e forse soprattutto la pressione del pubblico di casa, incontenibile.

Nel secondo parziale, però, il capolavoro: indietro 16-13 e poi 20-18, i ragazzi di De Giorgi hanno saputo reagire. Ancora un ace di Giannelli, incoronato miglior giocatore del torneo, poi Lavia e Michieletto hanno spinto l'Italia a conquistare il set e ribaltare di fatto l'inerzia della finale. Da lì in avanti, infatti, non c'è stata più partita, con la crescita di Romanò e il contributo essenziale anche dei centrali Anzani e Russo, entrato al posto del titolare Galassi.

REAZIONI

Già pochi minuti dopo il successo, mentre gli azzurri ritiravano i premi, sono arrivati messaggi di congratulazioni, a cominciare dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, a molti altri esponenti istituzionali.

"La squadra è stata monumentale, dedico questa vittoria alla mia famiglia, a mia moglie. Abbiamo fatto una cosa incredibile, a casa loro, nessuno se lo aspettava, nemmeno noi". Questa la gioia di Fabio Balaso, libero dell'Italia, per il successo al Mondiale di volley in Polonia.

"Abbiamo sempre mantenuto la calma, anche in vantaggio - ha raccontato ai microfoni Rai parlando della finale contro i padroni di casa - Questo è stato il segreto, era fondamentale non farsi prendere dalla fretta. Io il più grande libero del mondo? Non penso, faccio quello che posso". "Forse qualcuno ci spingeva dall'alto ed è lui, mio zio. Ce l'ho fatta - ha esultato Simone Anzani ricordando lo zio Pasquale - Siamo un gruppo speciale, unito: abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ora lo capiremo".

La squadra del ct De Giorgi riporta dunque l'oro mondiale dopo 24 anni, cioè dai tempi in cui lo stesso Fefè era in nazionale, quella della "generazione dei fenomeni e dei tre titoli iridati consecutivi (1990, '94 e '98).

E questa, dopo il successo europeo di un ano fa, si annuncia come la nuova generazione dei fenomeni.

La nazionale 2022, con molte presenze "trentine", la dalla diagonale di posto 4 Michieletto-Lavia , il palleggiatore Sbertoli, ma anche il centrale Galassi (grande protagonista del cammino fino alla finale, questa sera un po' in difficoltà in avvio, poi sostituito da Russo).

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