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Fugatti ad accogliere la bandiera olimpica: "Nel 2026 un grande momento anche per il Trentino"

Il presidente della Provincia faceva parte della delegazione che oggi alla Malpensa ha ricevuto il testimone da Pechino, in vista della edizione 2026 "Milano-Cortina" che ha destinato una serie di competizioni importanti al territorio trentino: sci nordico, salto con gli sci e pattinaggio velocità

TRENTO. "Il nostro territorio diventerà teatro di competizioni adrenaliniche come lo sci nordico, il salto con gli sci e il pattinaggio velocità. Dobbiamo preparare una straordinaria edizione, per vivere al meglio una storica opportunità di crescita e nuovo sviluppo".

Così - informa una nota - il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a Milano per l'arrivo della bandiera olimpica, passaggio di testimone da Pechino a Milano-Cortina 2026.

Fugatti ha evidenziato anche l'impegno concreto dell'amministrazione provinciale nel passare dalla fase progettuale a quella operativa, in vista dei Giochi invernali, promossi dal capoluogo lombardo e dalla celebre località montana bellunese, tra quattro anni interesseranno anche il Trentino.

La bandiera ha viaggiato sul volo che ha riportato in Italia la delegazione olimpica.

Tra questi, vi erano l'atleta trentino e l'oro olimpico Amos Mosaner e Francesca Lollobrigida, che si allena nell'impianto di Baselga di Piné.

"Per noi sarà un grande orgoglio rappresentare l'Italia in casa e regalarvi emozioni. Sarà difficile difendere la prima medaglia nel curling per l'Italia, ma lavorerò sodo anno per anno: mi farò trovare pronto per il 2026", ha commentato Mosaner, che ha vinto la prova mista in coppia con la bellunese Stefania Constantini, che è proprio di Cortina d'Ampezzo.

Entusiasta anche il presidente veneto Luca Zaia.

"Nel 2026 di certo io non ci sarò, ci sarà il nuovo presidente, a regole invariate", ha detto, parlando ai giornalisti.

"Ho la soddisfazione - ha aggiunto - di aver pensato alla candidatura, soprattutto nei confronti dei vari portajella. Ieri è stato emozionante vedere la chiusura, e pensare ai veronesi e alla serata di chiusura. Spero che i veneti siano compatti e credano a questa sfida, che sarà un nuovo Rinascimento".

Poi, un accenno ai momenti emozionanti dei Giochi: "Quello che significhi una cerimonia di chiusura è stato visto da tutti, ieri, in mondovisione.

Uno spettacolo che tra quattro anni ospiteremo nella nostra Arena di Verona dove celebreremo i protagonisti delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi del 2026, i Giochi Invernali della sostenibilità ambientale, dell'inclusione e dell'integrazione delle persone.

Oggi, che si fa sempre più netta la strada verso Milano-Cortina 2026, il mio pensiero va ai giovani azzurri paralimpici, che tra qualche giorno scenderanno in pista e sapranno distinguersi tra neve e ghiaccio della Cina.

Idealmente li immagino già gareggiare nelle nostre Dolomiti, pronti a regalare emozioni nella culla dello sport e delle discipline invernali", dice, inviando il suo in bocca al lupo a tutte le atlete e agli atleti che dal 4 al 13 marzo gareggeranno alle Paralimpiadi di Pechino 2022.

Lo sciatore Giacomo Bertagnolli sarà il portabandiera della squadra italiana, composta da 32 atleti impegnati nel para ice hockey, sci alpino, sci nordico e snowboard.

Tanti esordienti e un'età media più bassa rispetto alle precedenti edizioni.

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