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Un bel quinto posto per le azzurre del biathlon e ora Doro Wierer pensa alla mass start: "Stanca ma ci credo"

Nelle team sprint di fondo azzurre (con la trentina Ganz) fuori dalla finale, fra i maschi brilla Pellegrino ma De Fabiani cede e sfuma la possibilità di volata per le medaglie

TRENTO. Fondo e biathlon con la sola soddisfazione del quartetto femminile azzurro, per metà targato Trentino Alto Adige, che chiude con un ottimo quinto posto la staffetta 4x6km dei Giochi olimpicin di Pechino.

E con Dorothea Wierer che conferma uno stato di forma promettente in vista dell'ultima prova che la vedrà in pista: la mass start di sabato.

Nella sprint maschile di fondo un cedimento sul finale di De Fabiani toglie all'Italia la possibilità di giocarsi il podio in volata con Pellegrino nella frazione finale.

Quinto posto, dunque, e qualche rimpianto per la staffetta femminile di biathlon, che a lungo accarezza il sogno del podio.

Partita con la sappadina Lisa Vittozzi e con Dorothea Wierer seconda frazionista, l'Italia tiene testa alla Svezia (poi oro) e anche con la valdostana Samuela Comola riesce a rimanere in lotta per una medaglia.

Nella quarta e conclusiva frazione l'altoatesina Federica Sanfilippo parte bene ma all'ultimo poligono commette due errori che sono fatali per le speranze azzurre.

Vincono dunque le svedesi con Elvira Oeberg che conquista il suo primo oro dopo due argenti individuali, seconda la squadra russa mentre la Germania riesce a conquistare il bronzo, resistendo alla rimonta norvegese guidata dalla Roiseland.

Quindi l'Italia, che chiude a 1'33" dalla Svezia.

Anche senza podio è senz'altro una prestazione di livello da parte dell'Italia, che ai Giochi Olimpici di Pechino 2022 ha ancora una chance di portare una donna sul podio in questa disciplina.

Lo spera, Dorothea Wierer, che terminata la sfida odierna sulla neve di Zhangjiakou guarda avanti al prossimo impegno nella mass start del 19 febbraio.

"Devo dire - le parole della Wierer a Rai Sport - che abbiamo fatto una bellissima prestazione di squadra. Non eravamo le favorite ma si vede che abbiamo lavorato bene al tiro, che è stato fondamentale.

Il quinto posto è bellissimo, ma alla fine contano le medaglie.

Peccato. La squadra italiana c'è, siamo andate tutte benissimo e combaciava tutto alla perfezione. Qualcuno ha dato più di noi sugli sci, ma dobbiamo vedere le cose positive. Possiamo essere soddisfatte. Ora sabato c'è la mass start, speriamo bene perché sento la stanchezza, soprattutto mentalmente", ha concluso spiegando che tre settimane in Cina si fanno sentire anche a causa del cibo non sempre all'altezza delle apsettative degli atleti.

Nel fondo, come accennato, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani chiudono al sesto posto la team sprint.

Allo Zhangjiakou National Cross-Country Skiing Centre la coppia azzurra termina a 25"5 dalla Norvegia, che vince con Erik Valnes e Johannes Klaebo, argento alla Finlandia e bronzo al Comitato Olimpico Russo. Per Klaebo quarta medaglia a queste Olimpiadi: per lui oro anche nella sprint individuale, argento nella staffetta e bronzo nella 15 km a tecnica classica.

Sul fronte femminile, Katharina Hennig e Victoria Carl, già argento nella staffetta femminile, regalano in volata l'oro alla Germania nella team sprint di fondo.

Beffata per una manciata di centesimi la Svezia, argento, il bronzo va alla coppia russa.

L'Italia, in gara con la trentina Caterina Ganz e la veneta Lucia Scardoni, era stata eliminata in semifinale: purtroppo per la fondista di Moena non è stata una giornata brillante, qualcosa meglio ha fatto la veronese, ma alla fine nla qualificazione in finale era abbstanza lontana.

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